A Catania, nel quartiere “San Giovanni Galermo”, i Carabinieri hanno scoperto una stalla abusiva e 700 grammi di marijuana nascosti in un garage.

I controlli a San Giovanni Galermo

I Carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa, con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), e con l’ausilio di personale veterinario dell’Asp di Catania, hanno svolto un servizio di contrasto all’illegalità diffusa e al traffico illecito di sostanze stupefacenti nel territorio del quartiere di “San Giovanni Galermo”.

La stalla abusiva

In particolare, i militari, nell’ispezionare un garage in via Ustica di proprietà di un 48enne catanese, si sono trovati di fronte a una vera e propria stalla, al cui interno era alloggiato un cavallo. Per l’uomo sono quindi scattate alcune sanzioni amministrative, per un importo pari ad 1.800 euro, vista la mancata registrazione del locale adibito a scuderia, l’omessa registrazione nella Banca dati nazionale dell’equide e l’irregolarità connessa al sistema d’identificazione degli animali, essendo il cavallo sprovvisto di microchip.

Un nuovo alloggio per il cavallo

L’animale, visitato dai veterinari dell’ASP, che lo hanno trovato in apparenti buone condizioni generali di salute, è stato affidato in custodia al proprietario, che dovrà immediatamente farsi carico di reperire un alloggiamento adeguato alla sua custodia.

Una borsa con della droga

Nel proseguo delle attività del dispositivo dei Carabinieri, anche grazie all’ottimo fiuto dei cani antidroga, hanno inoltre rinvenuto, ben nascosto in un locale attiguo al predetto garage, un borsone contenente 700 grammi di marijuana, suddivisa in 6 buste, una pistola giocattolo, priva di tappo rosso, marca “Bruni” modello 85 con caricatore senza colpi. Al riguardo, sono in corso le indagini e gli esami tecnici volti ad accertare la riconducibilità della droga e dell’arma, al momento sequestrate a carico di ignoti. I militari hanno infine proceduto al controllo di una trentina di persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, riscontrandone la regolare presenza in casa.

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