Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ricevuta una multa dai vigili urbani, la paga e posta il verbale e il bonifico con cui l’ha pagato sulla propria pagina Facebook. “A seguito di un intervento della Polizia Locale da noi sollecitato – scrive il primo cittadino del capoluogo etneo, come riportato da LaSicilia – uno dei contravvenzionati, vedendomi vicino la pattuglia, con tono civile ma amareggiato mi ha detto ‘e io l’ho anche votata’”.

Trantino: “Niente sconti per nessuno”

“Gli ho spiegato che mi auguravo non mi avesse preferito perché la città rimanesse com’era, ma per sperare in un cambiamento che partisse dal rispetto delle regole, e mi è sembrato si sia convinto. Non intendiamo fare cassa aumentando le contestazioni di infrazioni – aggiunge Trantino – ma per migliorare Catania non possiamo interpretare i divieti a nostro piacimento. E se qualcuno pensa ci siano i privilegiati, sappia non ci saranno sconti per nessuno (neanche per il sindaco, se qualcuno dei suoi familiari si avvede tardivamente di avere acceduto in zona interdetta al traffico)”.

Il caso della multa alla scuola

A dare l’esempio, nei corretti comportamenti in una comunità, sono le istituzioni pubbliche. In particolare, sono le scuole ad avere sulle spalle il peso di dare un indirizzo chiaro agli studenti ma qualche volta non tutte le ciambelle riescono con il buco. Come accaduto nei giorni scorsi a Siracusa, in particolare a Cassibile, quartiere a sud della città, dove ha sede un istituto comprensivo che porta un nome prestigioso, Falcone-Borsellino. Come riferito dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Romano, peraltro capogruppo del partito, alla direzione della scuola è stata recapitata una sanzione per avere commesso delle irregolarità nella raccolta differenziata. E come mai una scuola, che ha commesso una infrazione nella raccolta differenziata, dovrebbe essere esentata dalla sanzione? Secondo il consigliere comunale di FdI, il Comune non può multare se stesso, come indica nella sua interrogazione.