A dare l’esempio, nei corretti comportamenti in una comunità, sono le istituzioni pubbliche. In particolare, sono le scuole ad avere sulle spalle il peso di dare un indirizzo chiaro agli studenti ma qualche volta non tutte le ciambelle riescono con il buco.

Come accaduto nei giorni scorsi a Siracusa, in particolare a Cassibile, quartiere a sud della città, dove ha sede un istituto comprensivo che porta un nome prestigioso, Falcone-Borsellino, i magistrati siciliani che della lotta alla mafia ne hanno fatto una bandiera perdendo tragicamente la loro vita.

La sanzione alla scuola

Insomma, come riferito dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Romano, peraltro capogruppo del partito, alla direzione della scuola è stata recapitata una sanzione per avere commesso delle irregolarità nella raccolta differenziata.

Una violazione alle regole imposte dalla società della nettezza urbana, la Tekra, che ha in gestione il servizio: il personale dell’azienda ha informato il Comune di Siracusa che, attraverso la Polizia municipale, ha recapitato la multa.

“Rivedere questa decisione”

Tutte le sanzioni, naturalmente, possono essere contestate ma secondo l’esponente di Fratelli d’Italia si tratta di una decisione sbagliata ed addirittura ha presentato una interrogazione al sindaco, chiedendo “rispettosamente che venga rivista questa decisione e che si adotti un approccio più costruttivo e collaborativo nella gestione dei problemi legati alla raccolta differenziata all’interno delle strutture comunali e dei plessi scolastici in particolare”.

Perché una scuola deve essere esentata?

E come mai una scuola, che ha commesso una infrazione nella raccolta differenziata, dovrebbe essere esentata dalla sanzione? Secondo il consigliere comunale di FdI, il Comune non può multare se stesso, come indica nella sua interrogazione.

“La multa inflitta sembra delineare una situazione paradossale in cui l’autorità municipale, responsabile della
gestione complessiva del territorio, sembra sanzionare se stessa per un presunto fallimento nel sistema di
raccolta differenziata. Ciò non solo suscita confusione tra i cittadini, ma solleva anche interrogativi fondamentali sulla coerenza e l’efficacia delle politiche municipali in materia ambientale”.

L’appello al sindaco

E poi l’appello al sindaco. “Sono fiducioso che Lei, in qualità di Sindaco, condividerà la nostra preoccupazione e adotterà i provvedimenti necessari per affrontare questa situazione in modo appropriato e trasparente.
Resto a disposizione per un incontro o una discussione ulteriore su questo argomento”