- Produzione illecita di sostanze stupefacenti, arrestati due uomini nel Catanese
- Scoperta, in un fondo agricolo, una piantagione di canapa indiana
- I due uomini, colti in flagrante, stavano irrigando 77 piante di cannabis di tipo ‘skunk’
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, della Stazione di Biancavilla e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, hanno arrestato nella flagranza un 37enne di San Giovanni La Punta e un 46enne di Paternò, poiché ritenuti responsabili di produzione illecita di sostanze stupefacenti.
Scoperta una piantagione di droga
Le battute dei Cacciatori nelle zone agresti dell’intera provincia etnea hanno consentito di scoprire l’ennesima piantagione di canapa indiana.
A finire sotto la lente d’ingrandimento dei militari dell’Arma un fondo agricolo ubicato in contrada Raisa-Buffa, all’interno del quale i due provetti produttori avevano avviato una coltivazione di cannabis con tanto di impianto di irrigazione.
77 piante di cannabis di tipo “Skunk”
E proprio quest’ultima esigenza primaria, ha consentito agli operanti di coglierli sul fatto mentre “rinfrescavano” le 77 piante di cannabis tipo “SKUNK”.
Disposti i domiciliari per gli arrestati
La droga e l’impianto d’irrigazione sono stati sequestrati, mentre gli arrestati, assolte le formalità di rito, sono stati relegati agli arresti domiciliari.
Qualche giorno fa altri due arresti nel Catanese per coltivazione di droga
Qualche giorno fa, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia hanno arrestato nella flagranza un uomo di 35 anni e un 57enne, entrambi di Paternò, poiché ritenuti responsabili di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I due avevano scelto come luogo di coltura un terreno in contrada Mastrolocchino, agro del comune di Santa Maria di Licodia, dove in quattro diverse porzioni, nascoste dalla fitta vegetazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 45 piante di canapa indiana.
La moglie con il reddito di cittadinanza
Mentre giungevano sul posto a bordo delle loro auto per poi procedere a piedi verso le coltivazioni e cominciare ad irrigarle tramite un sistema creato ad hoc, sono stati fermati e messi ai domiciliari così come disposto dal giudice che ha disposto che venga immediatamente sospesa l’erogazione del reddito di cittadinanza che la moglie del 57enne percepiva dallo scorso luglio.
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