Una firma per sostenere gli italiani che fanno figli. E’ l’obiettivo della campagna informativa di CasaPound Italia sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reddito nazionale di natalità. A Catania, la campagna è partita ufficialmente (ieri sabato 25 marzo ndr) da piazza Stesicoro con un banchetto dove sono state raccolte decine e decine di firme tra i catanesi.
La proposta di legge di CasaPound prevede che i bambini nati da genitori italiani ricevano 500 euro al mese fino al compimento dei 16 anni.
“Tanti cittadini – afferma Giovanni Coppola, responsabile provinciale di CP – hanno risposto con interesse alla nostra iniziativa percependola come concreta e necessaria. Gli italiani sono stanchi di una politica che pensa sempre prima agli altri. La priorità è sostenere le famiglie italiane e i loro bambini. È per questo che non ci fermeremo finché non avremo i numeri per portare la nostra proposta in Parlamento e fare del Reddito nazionale di natalità una legge dello Stato”.
La legge proposta da CasaPound può essere applicata a non oltre 4 figli per coppia e non possono accedervi famiglie in cui i genitori sono entrambi disoccupati, né chi vive in baracche, abitazioni mobili o non allacciate alla rete fognaria ed elettrica o in strutture ricettive alberghiere o assistenziali ad esclusione dei terremotati. Il provvedimento andrebbe poi finanziato tagliando i fondi destinati alle cooperative che lucrano sull’immigrazione e al mantenimento degli immigrati nei centri d’accoglienza.
“Non esiste un problema di risorse – continua Coppola – manca la volontà politica. Con i 20 miliardi regalati alle banche il governo avrebbe potuto dare 500 euro al mese a quasi 200 mila italiani fino al diciottesimo anno d’età. I fondi ci sono, basta toglierle alle cooperative che lucrano sull’immigrazione. Ogni immigrato in un centro d’accoglienza costa allo Stato 1.050 euro al mese, ma con la stessa cifra si potrebbero sostenere due bambini italiani e salvare con i restanti 50 euro sei bambini stranieri in patria, se è vero, come sostiene la campagna di Save the children, che 9 euro al mese euro bastano a salvare un bambino africano con l’adozione a distanza. Il calcolo è rapido: ci sono 170 mila immigrati ospiti nei centri di accoglienza con quei soldi potremmo finanziare 340 mila neonati italiani, e salvare un milione di bambini in Africa”.
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