Avrebbe spacciato e nel contempo anche fatto da “coordinatore” ai pusher della zona grazie all’utilizzo di radiotrasmittenti. E’ stato però scoperto a Catania dai carabinieri che hanno raccolto una serie di indizi su un 65enne. Dal balcone di casa dialogava con i pusher della zona e li avvisava eventualmente se avvistata qualche pattuglia delle forze dell’ordine.

Arrestato in flagranza

Sono stati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa ad avere proceduto all’arresto in quanto l’uomo è stato sorpreso nella flagranza di reato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Era da tempo che i militari svolgevano una scrupolosa attività info investigativa su quell’uomo che, secondo quanto avevano acclarato, sarebbe stato molto “attivo” nello spaccio di droga. Non solo, da buon radioamatore avrebbe offerto una preziosa attività di supporto ai pusher della zona attraverso uno scambio di informazioni che avrebbe fornito con un radiocollegamento.

La vedetta dal suo balcone

Il 65enne, infatti, grazie alla strategica collocazione del balcone del proprio appartamento sulla tristemente nota via Capo Passero, sarebbe stato in grado di fornire informazioni “in diretta” agli spacciatori in contatto “sulla strada” con gli acquirenti, avvertendoli in questo modo dell’eventuale sgradito arrivo di pattuglie delle forze dell’ordine.

I riscontri

I militari hanno deciso così di riscontrare quelle che fin lì erano soltanto ipotesi investigative, trovandone ben presto conferma. L’uomo anzitutto ha consegnato subito spontaneamente un involucro contenente circa 100 grammi di infiorescenze di canapa indiana già pronte per essere confezionate. La successiva ricerca dei militari, però, ha loro consentito di trovare altro materiale necessario alla suddivisione in singole dosi per la vendita al dettaglio, una macchina per il sottovuoto e due bilancini di precisione.

Le ricetrasmittenti

Ai fini dell’attività di spaccio i carabinieri hanno anche scovato, in quanto collegate all’impianto elettrico per la ricarica delle batterie, proprio quelle due ricetrasmittenti grazie alle quali l’uomo sarebbe stato costantemente in contatto con gli altri spacciatori. Il 65enne ha avuto in prima battuta gli arresti domiciliari e successivamente è stato rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza così come disposto dall’autorità giudiziaria a conclusione dell’udienza di convalida.

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