Era pronto a fare una strage per motivi religiosi colpendo tedeschi e italiani in Germania. Almeno raccontava attraverso una serie di messaggi inviati su Whatsapp. Messaggi nei quali avrebbe minacciato di compiere una strage sparando un migliaio di munizioni con un Kalashnikov Ak-47causando molti morti tra italiani e tedeschi. Idee chiare anche sul dove. Indicava alcuni negozi a Calw, città della Germania, dove risiedeva. Ma il suo progetto è stato fermato dall’intelligence prima che potesse diventare reale.
Mandato di arresto europeo
E’ l’accusa contesta a un 36enne che è stato arrestato da carabinieri del comando provinciale di Catania nel suo paese d’origine, Mirabella Imbaccari, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche. L’indagato è stato poi condotto nel carcere di Caltagirone.
Le minacce
Le minacce di compiere una strage erano state ripetute più volte dall’uomo che avrebbe portato come esempio, per meglio chiarire le sue intenzioni, la strage avvenuta il 15 marzo 2019 nella moschea di Christchurch, in Nuova Zelanda. Dopo aver intercettato le sue comunicazioni sui social le autorità tedesche avevano fermato l’uomo in Germania e avevano perquisito la sua abitazione alla ricerca delle armi delle quali vantava il possesso, senza trovarle. Ma la gravità del comportamento e il rischio che l’uomo potesse in ogni caso portare a termine quanto minacciato aveva indotto l’autorità giudiziaria tedesca a emettere il provvedimento cautelare, disponendo la sua custodia in carcere.
Fuggito per nascondersi in Sicilia
Nel frattempo, però, l’uomo era fuggito. Si era allontanato dalla Germania e aveva fatto rientro in Italia, e in particolare in Sicilia, costringendo così le autorità tedesche a estendere le ricerche in campo internazionale. Carabinieri, dopo una complessa e ininterrotta attività info-investigativa, in costante contatto con le forze di polizia tedesche, sono riusciti a rintracciare il 36enne in un appartamento di Mirabella Imbaccari e ad arrestarlo.
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