La Squadra Mobile di Catania, in collaborazione con personale della Squadra Mobile di Trento, ha fermato due nigeriani, Queen Enaye e Collins Omorgbe, con l’accusa di tratta di persone e favoreggiamento all’immigrazione clandestina allo scopo di reclutare persone da destinare alla prostituzione e all’accattonaggio.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione di una indagine partita dalle dichiarazioni di alcune donne minorenni arrivate al porto di Catania l’11 ottobre 2017 insieme ad altri 134 migranti. Le indagini avrebbero permesso di individuare un gruppo di trafficanti di esseri umani che operavano tra l’Italia e la Nigeria e che avrebbero avuto il fine di portare in Italia giovani donne per il mercato della prostituzione.
Queen Enaye, la presunta madame, residente a Trento, avrebbe avuto il compito di avviare le donne alla prostituzione per “metterle a reddito”. Secondo le indagini, sarebbero state fatte pressioni psicologiche non solo sulle giovani ma anche sulle loro famiglie in Nigeria se le donne si rendevano irreperibili in italia, anche con il ricorso a riti voodoo.
Secondo gli investigatori poi, Collins Omorgbe, detto “Don Bonbino”, compagno della donna, sarebbe responsabile della tratta di un connazionale di sesso maschile da destinare ad attività di accattonaggio in Italia. E’ la prima volta che da un’inchiesta emerge come vittima un uomo. Secondo la ricostruzione della squadra mobile di Catania, il giovane nigeriano era stato reclutato per destinarlo all’accattonaggio e appropriarsi delle somme così percepite dal giovane. E poiché lui non li aveva subito raggiunti a Trento la coppia aveva messo in atto minacce e pressioni per convincerlo a stabilirsi nella loro casa, così da poterlo controllare meglio.
I due sono stati trasferiti al carcere di Trento dove si trovano in custodia cautelare a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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