E’ quello di Margherita Quattrocchi, di 21 anni, il secondo corpo recuperato in mare nel Catanese dalla Guardia costiera. Gli altri due caduti in mare sono il suo fidanzato Enrico Cordella, di 22 anni, e un loro amico, Lorenzo D’Agata, di 27. Proprio a quest’ultimo appartiene il primo corpo recuperato che era stato individuato con modalità analoghe circa un’ora e mezza prima. Anche in quel caso era stato avvistato dall’equipaggio di un elicottero del secondo nucleo aereo della Guardia Costiera di Catania, a un miglio e mezzo a sud di Santa Maria la Scala, in località Santa Maria delle Grazie ad Acireale.

E’ stato poi recuperato da una motovedetta della Guardia Costiera di Catania intervenuta sul luogo.

Continuano le ricerche dell’ultimo disperso. Sono entrati in azione anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, nonostante il mare sia ancora mosso, mentre loro colleghi, da terra, stanno controllando la zona con droni. Sorvola l’area anche un elicottero della marina militare, alzatosi in volo dalla base di Maristaeli, che ha preso il posto di quello della Guardia costiera e che, a sua volta, più tardi sarà sostituito dal Drago 68 dei pompieri. Sul posto sono presenti imbarcazioni della Capitaneria di porto e personale della polizia.

I dispersi erano: Margherita Quattrocchi di 21 anni (ormai ritrovata), il fidanzato Enrico Cordella, di 22 anni, e un loro amico, Lorenzo D’Agata, di 27. Secondo una prima ricostruzione erano su una Fiat Panda posteggiata sul molo del porticciolo per guardare il mare mosso quando un’onda anomala ha trascinato la vettura in mare.

A fine mattina è  stata trovata vuota dai sommozzatori dei vigili del fuoco l’auto sulla quale erano i tre giovani. Era nei fondali all’imboccatura del porticciolo. I pompieri stanno procedendo alla messa in sicurezza della zona e ispezionando il tratto di mare circostante. I vigili del fuoco hanno concluso solo a metà pomeriggio le operazioni di recupero della Fiat Panda. Le delicate operazioni di recupero sono state condotte dal nucleo sommozzatori del comando provinciale di Catania con l’ausilio di un’autogru e di personale delle partenze terrestri dei pompieri per il sollevamento della vettura ed il suo posizionamento sulla banchina. Sul posto, come assistenza e sicurezza, era presente anche un gommone dei sommozzatori dei carabinieri.

Della tragedia ha raccontato un testimone che ha subito lanciato l’allarme ma la tempestività non è stata sufficiente a salvare i malcapitati.

 

 

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