I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, nei giorni scorsi, hanno arrestato, a Paternò, un pluripregiudicato, disoccupato, che presso vari esercizi commerciali si qualificava falsamente come maresciallo della guardia di finanza. L’uomo, infatti, millantava presso le attività d’impresa in cui si recava di essere un appartenente al corpo e ottenuta la fiducia dei commercianti, a cui prospettava anche compiti di vigilanza e controllo, ritirava la merce senza corrispettivo, fingendo di rimandare il pagamento a data successiva.
Tuttavia, le attività d’indagine espletate dai veri finanzieri della compagnia di Paternò hanno consentito, dopo una minuziosa attività info-investigativa e pedinamenti, di cogliere il falso finanziere nel momento in cui, nei pressi di un ottico paternese, usciva dal negozio con un paio di occhiali in mano presi indebitamente. Mentre tentava di dileguarsi per le vie del paese, l’improbabile “maresciallo” è stato raggiunto e condotto negli uffici della guardia di finanza. L’esercente, confermando i fatti, denunciava l’accaduto agli “effettivi” finanzieri.
Inoltre, i militari delle Fiamme gialle etnee nel corso delle investigazioni hanno constatato come il sedicente finanziere avesse adottato lo stesso schema criminale presso ulteriori quattro attività economiche. Il responsabile, un 56enne nato a Catania e residente in provincia di Enna, è stato quindi arrestato e denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di usurpazione di funzione pubbliche, sostituzione di persona e truffa. Nel processo per direttissima il giudice del dibattimento ha convalidato l’arresto.
Nel pomeriggio del 25 marzo, gli agenti delle Volanti sono intervenuti nel quartiere Nesima Superiore, dove un cittadino riceveva il segnale del sistema satellitare gps installato su un bobcat rubato quella mattina.
Il mezzo trafugato, che appartiene all’azienda presso la quale lavora il richiedente l’intervento, è stato segnalato in una determinata zona del suddetto quartiere.
A quel punto, l’equipaggio della Volante, restringendo l’area d’intervento all’interno del piazzale di un capannone, ha rinvenuto il “bobcat” provento di furto, all’interno di un autoarticolato con cassone.