Energia rinnovabile, materiali naturali del luogo, ma soprattutto zero calcestruzzo.

Sono i tre capisaldi su cui poggia in concetto di edilizia dell’ingegnere Enzo Victorio Bellia.
Originario di Belpasso e residente in Veneto, l’ingegnere, nato a Buenos Aires, ha progettato un Ecovillaggio che dovrebbe sorgere il località “Ciappe” a Belpasso.

Dopo vari intralci burocratici – la Regione Siciliana ha nominato un Commissario ad acta per superare l’empasse al Comune di Belpasso – l’iter sembra ormai in dirittura d’arrivo e presto alle porte dell’Etna quella che è stata una semplice idea potrebbe trovare concretizzazione.

Il Progetto, che si segnala per lo scrupolo verso il rispetto della natura, prevede fra le tante innovazioni un impianto per la produzione di energia elettrica pulita, la creazione di un’area per il compost per i rifiuti biologici e un sistema di piccola depurazione, uguale a quello dei fiumi, per il trattamento delle acque domestiche reflue.

Nel rispetto delle origini siculo-argentine del progettista è previsto anche un Centro documentazione sull’emigrazione in Argentina e sul triste fenomeno dei Desaparecidos durante la dittatura militare dal 1976 al 1983.

L’ecovillaggio non rappresenta affatto una novità, visto che modelli simili sono già stati realizzati altrove.

“In Veneto – dice l’ingegnere Bellia – ho già realizzato un altro ecovillaggio. Non riesco a capire perché la Sicilia nel 2025 non possa avere un’area simile che potrebbe rappresentare un modello di edilizia, di gestione compatibile del territorio tra edificato e natura”.

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