La parlamentare nazionale della Lega, Valeria Sudano, in campo per le amministrative della prossima primavera: sarà candidata sindaco di Catania. Lo aveva anticipato ieri in una intervista sostenendo che questa decisione non avrebbe spaccato il centrodestra.

“Ok a dialettica pre-elettorale”

Ora però è Salvo Pogliese, senatore di Fratelli d’Italia, ex amministratore del capoluogo alle falde dell’Etna e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per la Sicilia orientale, a rompere gli indugi. Secondo Pogliese le notizie relative alla disponibilità della Sudano quale candidata Sindaco a Catania fanno parte della normale dialettica pre-elettorale. “È legittimo che vengano proposte candidature dai vari partiti del centrodestra – dice -, come è naturale che in una logica di accordi di coalizione Catania rientri in un ragionamento complessivo già avviato con la scelta del candidato Presidente per la Regione Siciliana. Scelta che ha determinato l’elezione del Presidente Schifani e la Giunta che oggi governa la Sicilia”.

“Agiamo nell’interesse della coalizione”

“Fratelli d’Italia – aggiunge Pogliese – ha lavorato sempre nell’interesse della coalizione e si aspetta che gli altri, ne siamo certi, si comportino di conseguenza. FdI è il primo partito a Catania e in Sicilia, ha una classe dirigente all’altezza di guidare la Città, e siamo disponibili a discutere su tutto, sul programma e sul migliore candidato possibile. I tempi sono maturi e arriveremo presto a una designazione che vada nell’interesse dei catanesi, nel solco di una tendenza che vede il Centrodestra governare l’Italia e la stragrande maggioranza delle Regioni”.

“Prioritario coalizione unita”

Anche Forza Italia interviene a proposito della prossima tornata di Amministrative accogliendo la candidatura della Sudano. “Rimane comunque prioritario dice il vicecoordinatore comunale di Forza Italia a Catania, Antonio Villardita -, come ricordato dal presidente Renato Schifani, lavorare per tenere unita la coalizione, ponendo così la proposta politica per Catania in linea con quanto già accade a Palermo e a Roma.

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