Venti di guerra nel Mediterraneo. Il drone Forte 12 è nuovamente partito da Sigonella alla volta del Mar Nero e dell’Ucraina. Il drone è arrivato sopra i cieli di Kiev utilizzando una rotta diversa da quella percorsa nella missione precedente,  risalente a pochi giorni fa. Forte 12 , questa volta, non ha sorvolato il Mar Nero, dove è in corso l’esercitazione della flotta navale russa, ma ha pattugliato quelle zone dell’Ucraina dove è ritenuta plausibile un’irruzione da parte dell’esercito russo.  Il drone ha pattugliato le zone dove è in corso l’esercitazione militare congiunta tra Russia e Bielorussia. Il drone  della Nato non è il solo ospite dei cieli del Mediterraneo. Dalla base britannica di Fairford, infatti, è decollato uno squadrone di B52, i bombardieri tattici nucleari. I giganti del cielo hanno sorvolato il Canale di Sicilia, per poi puntare verso le basi aeree dell’aeronautica russa di Tartus e Lakatia, in Siria.

Venti di guerra, sommergibili russi nel Canale di Sicilia

In queste ultime ore si stanno intensificando le manovre militari, in tutta la fascia mediterranea. Per capire cosa stia succedendo nel Mare Magnum non basta puntare lo sguardo all’insù, poiché è necessario comprendere cosa accade sulle onde e sotto le onde.

Per la prima volta, il sottomarino non nucleare di punta “San Pietroburgo”, della classe “Lada” ha effettuato una transizione nel Mar Mediterraneo Il sottomarino  è arrivato insieme a un distaccamento di navi da guerra del Nord.  Il sommergibile deve prendere parte alle esercitazioni navali della flotta nel Mar Nero. Il San Pietroburgo è un’unità d’attacco. Dalla Russia continuano le manovre per rafforzare la presenza navale nell’area del possibile conflitto.  Dal porto di Severomorsk è partito l’ incrociatore nucleare “Pietro il Grande”. Anche questa unità navale è destinata al Mar Nero. Il “Pyotr Veliky”, questo il nome in russo dell’incrociatore, è la nave da attacco di superficie più potente della Marina russa e la più pesante al mondo, escluse le portaerei.

Venti di guerra, la diplomazia al lavoro per scongiurare il conflitto

Secondo le informazioni diffuse dalle agenzie di intelligence statunitensi, l’attacco russo contro l’Ucraina potrebbe iniziare entro le prossime 72 ore. La diplomazia è al lavoro per scongiurare il conflitto. Il premier tedesco Scholz sarà oggi a Kiev e domani incontrerà il presidente russo Vladimir Putin a Mosca. Dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna sono arrivati rinforzi per l’esercito ucraino. Kiev, intanto, potrebbe decidere di sospendere la richiesta di adesione alla Nato. Una mossa per placare gli animi. Ma secondo molti analisti geopolitici,  è probabile che invece ottenga l’effetto opposto. Mosca potrebbe credere ad un bluff ucraino per evitare la guerra.

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