Hanno protestato sin dalle prime ore di stamattina di fronte la sede dei loro uffici di via Centuripe 1 e hanno anche scelto di occuparne il terrazzo, i lavoratori del Consorzio di bonifica 9 di Catania. Motivi dell’agitazione, il mancato avviamento al lavoro dei cinquanta dipendenti al fine di eseguire tutte le opere preparatorie necessarie alla stagione irrigua.
Ma nel tardo pomeriggio è arrivata la buona notizia: la delibera è stata firmata dall’amministrazione. Adesso mancano solo gli ultimi adempimenti affinché i dipendenti del Consorzio si rechino al lavoro.
Sembra dunque essere destinata alla soluzione la nuova vertenza nata in queste ultime ore. La scintilla è stata accesa dall’eccessiva attesa dei dipendenti, nonostante la procedura di avviamento al lavoro fosse stata formalmente predisposta. I lavoratori hanno atteso a lungo la firma del commissario Margiotta, ritenendo che siano stati gli stessi uffici del Consorzio a rallentare l’iter.
Eppure nei giorni scorsi era stato emanato il Decreto di finanziamento della campagna irrigua e sembrava finalmente conclusa la vertenza che aveva visto i lavoratori del Consorzio di Bonifica di Catania avviare due sit in di protesta il 16 ed il 20 febbraio scorsi davanti all’ex Palazzo ESA di Catania, sede decentrata del governo regionale.
Fu la Flai Cgil ad esporre le istanze dei lavoratori che chiedevano il rispetto delle garanzie occupazionali, ma anche l’erogazione di servizi stabili agli utenti del Consorzio di bonifica e la regolarità nella campagna irrigua. Il capo di gabinetto della Regione, Giuseppe Caudo, in quell’occasione mostrò sensibilità verso le esigenze dei lavoratori, manifestando disponibilità ad attivare le dovute procedure.
“La firma dell’amministrazione è arrivata solo dopo la nostra protesta e solo a seguito di un ulteriore contatto con i vertici del Consorzio- spiega Pino Mandrà, segretario generale della Flai Cgil – Queste resistenze hanno amareggiato i lavoratori e il sindacato, e ci hanno costretto ad inscenare una nuova protesta che per adesso sospendiamo. Ma vigileremo affinché tutti i passaggi burocratici vengano rispettati. Solo allora potremo ritenerci soddisfatti”.
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