Filari di vigne sul pendio delle colline; cascine di là, in Piemonte, masserie e casali di qua, in Sicilia; vini corposi e dalle intense armonie che dagli anni Sessanta hanno ottenuto la Doc; poeti e scrittori – come Cesare Pavese ed Ercole Patti – che, con i loro romanzi, hanno reso vivido un pezzo di Novecento: quel piccolo mondo antico dei nostri nonni, la loro vita di paese scandita dai ritmi lenti e silenziosi della natura. A cominciare dal tempo della vendemmia.

I territori dell’Etna e del Barolo hanno molti punti in comune: il più recente vuole i paesaggi di entrambi inseriti nella lista Unesco fra i Patrimoni dell’Umanità. Un’opportunità di sviluppo da elaborare e un potenziale economico ancora inespresso che saranno al centro del primo convegno della ViniMilo 2018, in programma martedì 28 agosto, alle ore 16.30 (Milo, Centro Servizi) e dal titolo “Etna-Barolo, vini e territorio Unesco a confronto”.

Con il sindaco del comune, Alfio Cosentino, saranno il sindaco di Barolo, Renata Bianco, Federico Scarzello (Presidente dell’Enoteca Regionale Barolo), Antonio Benanti (Presidente Consorzio di Tutela Etna Doc), Salvatore Gabriele Ragusa (Commissario del Parco dell’Etna), Rosa Spampinato (Agronomo Dirigente del Parco dell’Etna); i sindaci dei comuni del Parco. Modera l’incontro il giornalista Turi Caggegi.

Al termine, la cena di gala sotto le stelle, in piazza Municipio, sul Belvedere di Milo e a cura dell’Osteria 4 Archi. Sarà una vera “escursione enogastronomica” fra la Sicilia e il Piemonte delle Langhe sull’onda sensoriale delle ricette territoriali “rilette” da Lina Castorina e da Fabio Fresia: otto portate in cui ogni chef interpreta la propria regione abbinando etichette maturate e affinate nelle cantine del vulcano Etna e fra le langhe del Barolo

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