Consigliava’ ai cittadini che facevano richiesta di concessione edilizia di rivolgersi necessariamente ad una sua stretta collaboratrice.

Con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio, finisce ai domiciliari un ingegnere di Messina Giuseppe Chiofalo, 54 anni ex dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Vittoria. Il Comune pochi mesi addietro lo aveva allontanato per alcuni comportamenti irregolari.

Le indagini concluse dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa sono state avviate diversi anni fa quando al Commissariato di Vittoria era giunta notizia che qualcuno all’ufficio tecnico del comune faceva intendere, a chi presentava istanze a vario titolo, che fosse opportuno rivolgersi solo ad alcuni professionisti collegati a Chiofalo.

Grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali con microspie posizionate all’interno dell’ufficio tecnico del Comune di Vittoria, è emerso che l’ingegnere Chiofalo in almeno un’occasione aveva indotto una cittadina a revocare l’incarico ad un professionista di Vittoria per assegnarlo ad una collega ingegnere di Catania dove Chiofalo era il titolare dello studio di professionisti.

La giovane professionista, stranamente, otteneva la protocollazione dell’istanza proprio da Chiofalo che il giorno dopo la presentazione la sottoponeva alla conferenza deputata a decidere sull’istanza.

E proprio la giovane collega si recava da Catania a Vittoria solo per presentare formalmente la pratica. Alla ragazza appena laureatasi una piccola somma di denaro mentre a Chiofalo una consistente cifra per un lavoro da lui non svolto, ma da lui organizzato mediante l’induzione della cittadina che aveva solo bisogno di una concessione in breve tempo, pertanto convinta a sostituire e poi pagare un altro ingegnere di Catania.

La stessa giovane ingegnere era preoccupata per il comportamento del titolare dello studio come dimostrano le intercettazioni di telefonate fatte al fidanzato e per le testimonianze raccolte nel corso dei mesi d’indagine.

A Chiofalo viene anche contestato l’abuso d’ufficio dopo avere ricevuto una telefonata con richiesta di un favore da un professionista vittoriese che aveva bisogno di un’autobotte di acqua. Chiofalo per favorire l’amico ordinava a degli operai del comune di Vittoria di consegnare l’acqua al suo amico senza però rispettare la lista di priorità.

Chiofalo per ottenere favori e privilegi andava in giro con l’auto intestata al proprio studio ingegneristico mostrando un distintivo di segnalazione manuale, paletta ed un lampeggiante.

Fino al giorno prima dell’arresto, quando Chiofalo è stato monitorato per individuare l’abitazione di residenza, ha usato la paletta per non pagare il parcheggio in aeroporto.

Per questi fatti era già stato denunciato e nell’occasione si era presentato come il segretario particolare di un onorevole nazionale con il quale, effettivamente, in passato aveva collaborato ma da anni il rapporto si era interrotto.