“Pure oggi è stato segnalato dai lavoratori, anche attraverso il gruppo Facebook “Quelli della Tangenziale di Catania”, un nuovo incidente avvenuto all’altezza della rotonda della Zona industriale nord. La dipendente di un’azienda cittadina, che per fortuna non ha riportato gravi ferite, è stata investita da un furgone nel tentativo di schivare una delle tante voragini presenti in quell’area. Ogni giorno, qualcuno rischia la vita alla Zona industriale di Catania. Ogni giorno, molti riportano danni costosissimi ai propri mezzi di trasporto”.

Lo afferma Luca Vecchio, coordinatore del Dipartimento Industria Uil di Catania, insieme con il segretario generale Fortunato Parisi e i segretari territoriali di Uilm e Uiltec Matteo Spampinato e Alfio Avellino che annunciano “iniziative legali, anche d’intesa con le altre organizzazioni sindacali, per chiedere all’autorità giudiziaria l’accertamento di eventuali responsabilità commesse da chi dovrebbe spendere sul territorio i soldi versati da lavoratori e imprese, ma inspiegabilmente non lo fa”.

Parisi, Vecchio, Spampinato e Avellino denunciano “le pesanti conseguenze della negligenza di chi ha il compito istituzionale di intervenire per porre rimedio a una situazione segnata da buche diventate fosse, segnaletica inesistente, continui allagamenti, rifiuti speciali ai margini delle strade, capannoni fatiscenti e abbandonati, incendi, eternit abbandonata nei terreni di pascolo, scarsa illuminazione”.

”Da almeno vent’anni – aggiungono – la Zona industriale di Catania è condannata al sottosviluppo, all’abbandono. E rappresenta un pericolo per quanti sono costretti a  percorrere quelle strade per raggiungere i propri posti di lavoro. Così non solo viene ulteriormente compromessa l’economia catanese, ma si attenta alla vita delle persone. E’ uno scandalo, per il quale chiediamo verità e giustizia”.