La Catania culturale si stringe oggi nel dolore per la scomparsa di Vera Ambra, fondatrice dell’Associazione Culturale Akkuaria, instancabile promotrice della letteratura indipendente, dell’arte e della comunicazione libera. Con lei se ne va una delle voci più autentiche e luminose del panorama culturale siciliano.

Donna di straordinaria sensibilità e inesauribile energia creativa, Vera Ambra è stata scrittrice, poetessa, editrice e anima visionaria, capace di trasformare ogni idea in un luogo d’incontro e ogni progetto in un’opera di bellezza condivisa.

Ma la sua storia non appartiene soltanto ai libri: tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 ha segnato una stagione indimenticabile nell’emittenza televisiva privata, lavorando con professionalità e passione presso Antenna Uno Lentini, dove la sua voce, colta e gentile, sapeva raccontare cultura e umanità con pari misura.


Proprio in quegli anni nasceva Akkuaria, prima come sogno e poi come casa: una delle prime realtà editoriali indipendenti nate online, divenuta nel tempo un vero e proprio laboratorio di idee, un faro per autori, artisti e intellettuali di tutta Italia.

Sotto la guida di Vera, Akkuaria ha dato voce a centinaia di scrittori, ha organizzato eventi, premi, incontri, costruendo una comunità viva che continua ancora oggi a diffondere arte e pensiero libero.

Vera Ambra ha raccontato la sua terra con amore, trasformando Catania in parola, emozione e respiro. Nei suoi scritti ha custodito la memoria e la speranza, la dignità delle radici e la forza dell’immaginazione.

Chi ha avuto il privilegio di conoscerla, sa che in lei convivevano dolcezza e determinazione, ironia e profondità, un raro equilibrio tra sensibilità umana e rigore intellettuale.


Oggi la Sicilia perde una donna che ha creduto nella cultura come strumento di crescita, di libertà e di dialogo, una tessitrice di legami, una costruttrice di bellezza.

Resta il suo esempio, scolpito nelle pagine che ha scritto e in quelle che ha aiutato a nascere, nei volti di chi ha creduto in sé grazie al suo incoraggiamento, nei ponti che ha costruito con la grazia di chi sa che l’arte non separa, ma unisce.

Ciao Vera,

la tua voce continuerà a vibrare tra le righe, nelle stanze dove si fa poesia, nei sorrisi di chi ha avuto la fortuna di percorrere un tratto di strada con te.

La Sicilia ti deve molto. E noi, che ti abbiamo conosciuta e amata, porteremo per sempre la luce del tuo sguardo e la carezza del tuo sorriso.

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