Di carbone e diamanti erano gli occhi dei bambini fermi ad ascoltare la sirena di Palermo, così come capaci di emanare una luce di festa quelli della sirena, la cui voce squillante sprizzava gioia e felicità.
Una fiaba senza tempo “La Sirena di Palermo” di Gianni Rodari che ora, grazie all’associazione ”Teatro dei Ragazzi”, nell’ambito del progetto “L’arte adotta un bambino”, che ha indetto un concorso per la composizione di un’opera fiaba in musica, diventa opera per soli e coro voci bianche e orchestra giovanile. A vincerlo è stato il giovane maestro Salvatore Passantino che oggi, a Palazzo Galletti, ha consegnato la partitura durante una cerimonia allietata dall’esibizione dei giovani coristi e musicisti dell’associazione che offre ai ragazzi provenienti da ogni quartiere della città l’opportunità di avvicinarsi alla musica, accompagnati da docenti professionisti nell’apprendimento di uno strumento musicale o del canto, per poi fare ingresso nei licei musicali o al Conservatorio.
«Da quando ho conosciuto il Teatro dei Ragazzi – afferma il vicesindaco, Carolina Varchi – ho immediatamente capito le potenzialità di questa realtà, assolutamente lodevole perché chi mette a disposizione il proprio tempo per gli altri merita il plauso di tutti, Ho, quindi, offerto loro nel mio piccolo il supporto istituzionale perché potessero esprimere sempre di più e meglio le proprie attitudini e potenzialità. Oggi, grazie alla collaborazione istituzionale con il Teatro Massimo, rappresentato dal Sovrintendente Marco Betta che ringrazio per la straordinaria sensibilità, arriviamo alla consegna di questa partitura, una favola meravigliosa di Gianni Rodari della quale mi sono innamorata per un modo diverso di raccontare la nostra città e la nostra tradizione marinara. Sono contenta di vedervi così bravi, così motivati, così preparati. Ogni volta che partecipo alle vostre iniziative siete sempre più numerosi, indice della capacità di incidere. Grazie ovviamente al maestro Passantino che ha scritto la partitura. Il Comune è con voi e per voi».
«Sin dal suo insediamento il vicesindaco ha dimostrato grande sensibilità. Il modello della musica – aggiunge il Sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta – è un modello sublime perché non c’è guerra, perché ci ascoltiamo, perché stiamo insieme nel mondo dei suoni. Sono felice che il Teatro Massimo con questo progetto avrà la possibilità di essere ancora più colorato e più bello, quindi dico grazie a voi per avermi dato questa opportunità. Quello che stiamo facendo è un grande segno perché fa rinascere l’antica tradizione musicale italiana che attraverso la lirica arriva ai più giovani».
«Quando l’anno scorso Fondazione Vismara ha confermato il suo sostegno al progetto “L’arte adotta un bambino” – racconta Pia Tramontana, presidente dell’associazione “Teatro dei Ragazzi” – ci siamo consultati per attingere da autori che hanno scritto la più interessante letteratura per ragazzi di questi anni. Improvvisamente mi è saltata agli occhi la sirena di Rodari di cui mi sono subito innamorata per il messaggio di gentilezza e di armonia che trasmette. Le conquiste che raggiunge la nostra sirena sono importanti perché ci fa capire quanta energia e forza c’è nella diversità. Una fiaba che ci conferma il carattere dei palermitani, generosi, amanti del mare, dei più piccoli. Non potevamo fare diversamente, dal momento che molti dei nostri bambini hanno imparato la vita attraverso la musica. Un’energia che ha generato dei piccoli miracoli perché non sono stati pochi i genitori che hanno compreso quanto fosse importante fare studiare ai ragazzi uno strumento o avvicinarli al canto. Un percorso che affascina e coinvolge sempre di più».
«Scrivere un’opera per ragazzi è un’operazione più complessa – sottolinea il maestro Salvatore Passantino – perché bisogna immedesimarsi in loro, coinvolgerli e farli innamorare. Quando, però, la storia è bellissima come questa, allora diventa più facile e anche gli adulti vengono rapiti dalla sua bellezza. Grazie a tutti per l’opportunità che mi è stata data. Tengo, però, a dire che In effetti gli autori di questa partitura siamo due: io ho scritto la musica e Pia Tramontana il libretto».
Un palcoscenico, quindi, da condividere, così come è stata condivisa con gioia questa mattinata alla quale erano presenti anche il direttore d’orchestra Daniele Malinverno, la regista Maria Paola Viano, la maestra di fagotto Sandra Contin, Angela Delpopolo, insegnante di pianoforte. Ognuno di loro presenze e contributi concreti per l’associazione “Teatro dei Ragazzi”.
L’opera verrà eseguita il 20 e 21 novembre 2024 presso la Sala ONU del Teatro Massimo.
«Giornate che ricadono nella settimana in cui in tutto il mondo si svolgono iniziative contro la violenza di genere. La storia de “La Sirena di Palermo” – dice in conclusione il vicesindaco -è una storia di condivisione, di rispetto dell’altro, di gentilezza. Speriamo possa essere un buon viatico per fare penetrare nelle menti e nell’animo di chi assisterà all’ opera il messaggio che Rodari ci consegna e che la musica fa emergere. Non è un caso che questo progetto ci veda coinvolti tutti in prima persona».
Il progetto “L’Arte adotta un bambino” è sostenuto da: Fondazione Peppino Vismara, Presidenza Assemblea Regionale, Palermo Città Metropolitana, Presidenza della Regione siciliana, Club Rotary Palermo, Inner Wheel, Fidapa, Congregazione della Dame, Fildis Castelvetrano, associazione “Crocerossine d’Italia”, Fondazione Teatro Massimo, Conservatorio di musica A. Scarlatti e sostenitori privati.
Luogo: Palazzo Galletti, Piazza Marina, PALERMO, PALERMO, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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