Ero già intervenuto sul dibattito dell’abrogazione dell’art. 12 comma 2 bis della L.R. 23 2019 appena apparso nella bozza del Maxi emendamento. Purtroppo con l’approvazione della finanziaria diventa legge. La norma abrogata prevedeva un limite massimo di budget erogabile che adesso dopo la eliminazione vedrà una eccessiva concentrazione nelle mani di pochissimi enti.

Questo dà un ulteriore mazzata al settore della formazione, alla luce di un ulteriore comma della norma introdotta, che oltre ad eliminare il tetto fissa degli standard troppo restrittivi rispetto al personale, peggiorando ancora di più il quadro.

La norma va adesso modificata e calibrata sull’effettiva sostenibilità.

Mi tocca nuovamente intervenire nel dibattito con un: “l’avevo detto“, anche perché una norma di questa importanza non poteva e non doveva essere riveduta in una notte.

Ritengo assolutamente opportuno che si torni sulla questione, a bocce ferme, per dare il giusto peso ad un comparto, quello della formazione, che troppo spesso, in questi anni ha subito torti non più accettabili. Bisogna intervenire quindi  per salvaguardare gli enti ed i lavoratori e con loro gli studenti dei corsi che accedono al sistema della formazione professionale in Sicilia.

Così in una nota il deputato questore all’Ars On. Vincenzo Figuccia.

 

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