Un accordo tra i leader dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana per candidare Cateno De Luca come prossimo presidente della regione è sicuramente in corso d’opera: «Si sta lavorando».

 

          Sono le parole del leader di Sud chiama Nord che stupiscono persino Pino Apprendi. L’esponente politico, ormai senza incarichi elettivi diretti, attualmente Garante per i detenuti di Palermo, è protagonista della puntata di fine anno di “Egoriferiti”, la conversazione tra un ospite e le sue due coscienze – rappresentate dal regista Giuseppe Cardinale e dal giornalista Vassily Sortino – alla ricerca del punto più sincero e allo stesso tempo debole del proprio essere, disponibile in streaming in versione audio-video nelle principali piattaforme online, tutti i giovedì dalle 21.

 

YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=b3VZAy5LWfo

 

SPOTIFY: https://open.spotify.com/episode/48i77z6LSeXYK9uB9yME3e?si=SG17SgJRSJiwXPUvt9yz9Q

 

Nel corso della puntata si è discusso del “de profundis” e del momento più basso raggiunto dalla politica siciliana nel 2023, sia a livello regionale che al Comune di Palermo. Dalle spese pazze degli assessorati regionali, alla cocaina, dalle raccomandazioni nei concorsi per i forestali, passando per il crack spacciato per strada a Palermo e la malamovida con la gente che spara per strada e la violenza sessuale di gruppo della scorsa estate al Foro Italico.

 

A tutto questo si somma la crisi del centrosinistra siciliano che, non trovando un leader dell’opposizione sia all’Ars che al Comune di Palermo, sceglie di allargare il campo a un futuro accordo politico con Cateno De Luca, confermato nel corso della puntata dallo stesso leader di Sud chiama Nord, contattato da Apprendi al telefono in vivavoce, e inconsapevole inizialmente di essere registrato.

 

È seguita una telefonata anche al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che non ha risposto.

«Mentre registravamo la puntata – dicono Giuseppe Cardinale e Vassily Sortino, conduttori di Egoriferiti – contemporaneamente il consigliere comunale Giuseppe Milazzo saltava sui banchi della presidenza durante una seduta a Palermo. Il giorno dopo hanno ucciso Rosolino Celesia, un ragazzo di appena 22 anni, durante l’ennesima notte di malamovida nel capoluogo siciliano. Il nostro racconto con Pino Apprendi di una realtà di una politica siciliana diventata show e che questo centrodestra al potere sembra non sapere affrontare è andato oltre i fatti, già gravi, che abbiamo discusso e che sembravano già il picco di un 2023 oggettivamente di basso livello per chi regola il pubblico potere in Sicilia e a Palermo».

Luogo: Pablo bio e vinili, vis Rutelli, 11, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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