“Ieri in poche ore sono state presentate 6500 domande per il reddito di povertà nella nostra Regione. Schifani mistifica la realtà e parla di un grande successo. Ma la verità che si evince è ben diversa. Purtroppo, questi dati accertano i problemi di sempre, ovvero quelli di una disoccupazione galoppante che ha portato lontano dalla nostra terra migliaia di giovani siciliani e che, al momento, due giovani ogni giorno vanno via e sono spesso under 35 e neolaureati. Questo è l’ennesimo atto di propaganda di questa maggioranza, che resta lontana dai bisogni della nostra terra”. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del Pd, Mario Giambona, ha commentato, da Palazzo dei Normanni, il boom di richieste per il reddito di povertà in Sicilia, una misura adottata nella legge di stabilità.
“Come Pd noi vogliamo raccontare passo per passo quello che è il fallimento di una misura che non è stata oggetto di confronto con nessuno – continua -. Non si è infatti tenuto conto della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), della chiesa, delle commissioni o con chi quotidianamente si occupa di contrastare le forme di povertà”. Giambona poi aggiunge che “bisogna dare risposta alle oltre 70000 famiglie di coloro che sono in età lavorativa che sono rimasti esclusi da questa misura” e spiega in conclusione che “in passato come Pd avevamo chiesto al governo regionale per risolvere questo problema. Ma il governo regionale, senza interloquire con il governo nazionale, ha deciso di andare avanti per la sua strada con una misura monca che conta di dare risposta solo a un numero ristretto di bisognosi”.
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