Palermo, 11.06.2023
La giunta di Roberto Lagalla si nega al percorso di coprogettazione invocato dalle associazioni di Vergine Maria per dotare la borgata di una bretella anche prevista dal Piano Regolatore Generale, che scarichi dal traffico veicolare l’area antistante la tonnara Bordonaro guadagnando una piazza ma anche l’arricchimento della stessa borgata di aree per lo svago e il tempo libero.
Le dichiarazioni a mezzo stampa dell’Assessore Totò Orlando di ampliare la struttura cimiteriale dei Rotoli così per come esternata, lasciano pensare che l’area interessata sia quella dell’ex edilpomice che è già stata al centro di molte polemiche ma anche di un pronunciamento del settore urbanistica che nella scorsa legislatura induceva l’allora amministrazione attiva a cedere l’area al settore verde e giardini incontrando le richieste dei cittadini.
Queste incertezze sono alimentate dalla mediocrità delle informazioni diffuse dallo stesso Assessore Orlando ma anche da un processo di democrazia negata che va ormai avanti dal maggio scorso ossia da quando saltò il sistema informatico del Comune. Oggi il controllo popolare sugli atti amministrativi non può prodursi, sono tantissimi i documenti non allegati alle determine del commissario all’emergenza cimiteriale non scaricabili dai cittadini.
Gli amici e le amiche della borgata Vergine Maria anche attraverso la consapevolezze maturate attraverso la georeferenziazione del patrimonio immobiliare del comune rilasciata da opendatasicilia, rilanciano sulla necessità di ripensare le concessioni degli immobili sul lato opposto del cimitero, ben lontane dal cuore dell’opposta borgata Arenella.
In un colpo solo la giunta di Roberto Lagalla con l’assessore Totò Orlando screditano i proclami del collega Maurizio Carta rispetto alle nuove centralità delle periferie, la partecipazione, la panificazione da concordare con i portatori di interessi. Ed è proprio qui il punto, quali interessi?
Raon La Torre – Segretario cittadino Rifondazione Comunista Palermo
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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