Ricucito lo strappo tra la Democrazia cristiana ed il candidato sindaco del Centrodestra di Siracusa, Ferdinando Messina. Ieri sera, c’è stato un incontro, al termine del quale i vertici provinciali del partito hanno affermato di sostenere la corsa al ballottaggio dello sfidante del sindaco in carica, Francesco Italia.

Lo strappo

Eppure, nei giorni scorsi, la frattura sembrava insanabile dopo la decisione di Messina e dei suoi alleati del Centrodestra di tenere fuori dalla squadra di assessori proprio la Democrazia cristiana.

Come reazione, la dirigenza provinciale aveva tolto il simbolo dalla coalizione, sentendosi tradita soprattutto dopo aver visto che negli 8 assessori indicati c’erano Michele Mangiafico, esponente di movimento Civico 4 e candidato sindaco, e Salvo Russo, espressione di Grande Siracusa 2023 di Mario Bonomo, sostenitore della candidatura di Giancarlo Garozzo a Palazzo Vermexio.

La ricucitura

Messina, nelle ore successive all’uscita della Dc, ha spiegato, sostanzialmente, che il partito dello Scudo crociato avrebbe fatto parte della sua amministrazione. “Nell’attività di governo ci sarà certamente spazio per la DC e i suoi rappresentanti così come per tutti i partiti e le liste civiche che mi hanno sostenuto” aveva detto Messina.

Il simbolo della Dc non potrà essere ripristinato dopo la chiusura degli apparentamenti ma resta il sostegno politico a Messina.

La sfiducia di Cuffaro

Prima dello strappo della Dc, c’erano state le durissime parole del segretario nazionale dello Scudo crociato, Totò Cuffaro, che, commentando l’esito del primo turno delle amministrative a Siracusa non certamente positivo per la sua lista, attestatasi al 2,08% ben al di sotto della sogli di sbarramento del 5% e dunque fuori dal Consiglio comunale, aveva di fatto sfiduciato la dirigenza provinciale e cittadina della Dc. L’ex presidente della Regione, nell’intervista a BlogSicilia, aveva spiegato che ci sarebbe stato un nuovo congresso per cambiare volto al partito e puntare alle Provinciali.

Le ricadute su Siracusa

Dichiarazioni che hanno avuto un forte impatto a Siracusa, anzi, secondo qualche esponente provinciale del partito, quelle parole avrebbero condizionato la scelta di escludere la Dc dalla squadra di assessori di Messina. Ma a tenere banco è stato il ritiro del simbolo del partito che Cuffaro non avrebbe affatto gradito.