Un’escalation di violenza che ha pochi precedenti quella che negli ultimi tempi ha interessato Pietraperzia e Barrafranca, nell’Ennese. Ieri è spirato, dopo tre giorni di agonia,  l’avvocato Giuseppe Antonio Bonanno, 53 anni. Originario di Barrafranca, mercoledì scorso, era stato vittima di un agguato mentre stava aprendo il cancello della casa dei suoceri a Pietraperzia.

Il legale, che si occupava anche di esecuzioni immobiliari, di pignoramenti, di espropriazioni forzate, è stato colpito da tre proiettili sparati da un sicario che impugnava una pistola, poi il ricovero nell’ospedale Sant’Elia a Caltanissetta, dove era stato sottoposto ad un lunghissimo intervento durato 6 ore.

Quello di Bonanno  è certamente il caso più eclatante, ma è di alcune settimane fa l’atto intimidatorio nei confronti di un carabiniere in servizio a Pietraperzia: ignoti hanno sparato tre colpi di fucile caricato a pallettoni contro il portone di casa del militare.

Ed ancora l’intimidazione all’ex comandante della stazione della cittadina ennese al quale è stata danneggiata l’auto o  il fuoco appiccato al portone di casa del giovane sindaco del Movimento Cinque Stelle, Antonio Bevilacqua, mentre era dentro con la sua famiglia.

“Si tratta – aveva detto solo alcuni giorni il senatore M5S, MarioGiarrusso – di una grave escalation a cui bisogna rispondere con la massima fermezza e rigore e non certo soltanto trasferendo chi fa il proprio dovere col massimo impegno (oggettivo favore alla mafia). Al riguardo presenterò in settimana una interrogazione per sapere dal governo perché questi segnali sono stati sottovalutati e perché non si interviene in forze per sdradicare la mafia dalla provincia di Enna”.

Il prefetto Maria Rita Leonardi, dopo una riunione tecnica del coordinamento delle forze di polizia, ha disposto l’intensificazione dei controlli che adesso sono più serrati.

A Barrafranca e Pietraperzia monta la paura mentre tutti si interrogano sull’incredibile incremento di azioni intimidatorie ed agguati come quello che è stato fatale all’avvocato Bonanno.