Stefano Bollani chiude la terza edizione del BarbablùFest, la rassegna nata da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco con la direzione artistica di Giuseppe Dipasquale e l’organizzazione e la produzione di Terzo Millennio. Sabato 5 agosto alle 20 al Parco Archeologico di Morgantina, il compositore protagonista con Piano Solo, un viaggio tra i tasti del pianoforte che sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo.

La magia di Stefano Bollani

Quando Bollani sale sul palco con il suo Piano Solo esiste una sola regola: rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in questi venti anni di Jam session. Nel one man show di Bollani tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a indicare il succedersi dei brani. Un flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone fino ai brani inediti del nuovo album Blooming.

Chi è Stefano Bollani

Personaggio eclettico, Bollani ha cominciato a studiare il pianoforte fin da bambino, è cresciuto con una solida formazione classica e con una lunga militanza nel jazz, ha suonato con la Filarmonica della Scala, Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, con l’Orchestra di Santa Cecilia, diretto, tra gli altri, da James Conlon, Daniel Harding e Antonio Pappano. Nel frattempo ha continuato a misurarsi con il jazz incidendo cd da solo o con altri artisti.

Negli ultimi anni ha sperimentato con successo anche la conduzione di programmi radiofonici e televisivi come Via dei Matti numero 0, scritto e proposto insieme con la moglie Valentina Cenni e trasmesso da Rai3.