Trenta milioni pronti per lo sviluppo di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera.

A comunicare l’impegno degli arabi per le piccole città del centro Sicilia è il sindaco di Aidone Vincenzo Lacchiana, che ieri ha firmato un protocollo di intesa con governo dell’Arabia Saudita.

In rappresentanza del principe Sultan Bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, il segretario generale della suprema commissione per il turismo e le antichità Ahmed Saeed Badrais ha messo nero su bianco impegnandosi ad investire ben 30 milioni di dollari per la costituzione del “King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center”.

L’obiettivo degli arabi è quello di favorire iniziative per favorire la diffusione della conoscenza e della comprensione della civiltà islamica in Sicilia.

“I 30 milioni – dice il sindaco Lacchiana – serviranno per una serie di investimenti sul territorio locale per valorizzare alcuni monumenti che in questo momento hanno bisogno di urgenti interventi di ristrutturazione. Dobbiamo cercare di mettere insieme le nostre esigenze e quelle dei sauditi che nutrono particolare interesse per il nostro territorio grazie anche alla storia della nostra isola che è stata caratterizzata dalla dominazione araba”.

Particolarmente apprezzato dal governo saudita è il Castello dei Gresti ormai ridotto in condizioni disastrose. La delegazione estera ha particolarmente apprezzato le bellezze dell’aidonese. In mattinata c’è stata la visita al Castellaccio, al museo dove risiedono ormai stabilmente gli acroliti e la dea, all’area archeologica di Morgantina ed alla nuova Factory multimediale recentemente inaugurata nell’ambito del Geoparco.

Tutta l’operazione – conclude Vincenzo Lacchiana – è sia di carattere culturale che economico. C’è massima convinzione per arrivare alla meta. Il progetto è una vera opportunità per tutto il nostro territorio”.

A coordinare tutte le attività con l’assunzione della direzione operativa sarà Pierluigi Bonanno da anni ormai residente a Milano e uomo di fiducia del governo arabo. Il piano operativo si divide in tre fasi e contiene anche interventi che assicurano la sostenibilità ambientale di tutto l’intervento.

In questi giorni la delegazione araba visiterà anche la città di Piazza Armerina e la villa Romana del Casale.