Ci vorranno novanta giorni per saper come Maria Gozza, 47 anni abbia ucciso la madre Vittoria Malaponti, 69 anni di Aidone. E’ questo il tempo richiesto dal medico legale Giuseppe Ragazzi che stamani ha effettuato l’autopsia sul cadavere della donna, trovata morta tre giorni fa con la testa fracassata e e lì vicino un batticarne e un coltello.

Le ipotesi del delitto

I parenti della vittima non hanno nominato un perito di parte per assistere all’esame autoptico. L’autopsia sembrerebbe confermare che la vittima sia stata colpita ripetutamente con un coltello da cucina, poi rivenuto nell’abitazione.

In carcere in isolamento

Intanto Maria Gozza, che è in carcere a Catania, è ancora in isolamento: il suo avvocato, Carmelo Lombardo non l’ha ancora incontrata.

Forti dissidi tra madre e figlia

All’origine dell’omicidio ci sarebbero forti dissidi tra madre e figlia per un imminente ricovero in una casa di riposo della vittima. Una sorta di ipotetico raptus generato dai dissidi che si sono generati quotidianamente in quella casa di Aidone in cui convivevano, nell’ennese.

A chiamare il 112 , alle prime luci dell’alba, sarebbe stata proprio la figlia. Appena arrivati nella casa di Malaponti, che conviveva con la figlia, nel quartiere San Giacomo ad Aidone (Enna) i carabinieri hanno trovato la donna riversa in una pozza di sangue, nel bagno dell’abitazione.

Dopo l’intervento del Nucleo Investigativo di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina per effettuare i rilievi tecnici era apparso chiaro che non si trattava di suicidio. La donna dopo la confessione è stata arrestata e poco dopo la Procura di Enna ha disposto l’autopsia sul cadavere.

Pare che Maria Gozza volesse spingere la madre a ricoverarsi in una clinica o struttura assistenziale perché non stava bene e mostrava segni di presunta demenza senile. Ma la 69enne aveva più volte acceso una discussione con la figlia, dicendo di non volersi muovere da casa. Di contro sempre l’anziana pare costringesse la figlia a rimanere sempre a casa per poterla accudire. Uno scenario che ha probabilmente creato tensioni sino al gesto estremo.

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