Il Carnevale di Acireale è considerato, per definizione,  il “più bel Carnevale di Sicilia” e il terzo d’Italia, uno dei più antichi dell’Isola, e si svolge, ogni anno,  tra le caratteristiche sfilate dei carri allegorici ed infiorati.

Dal 1594 ai nostri giorni  lo  spettacolo dei maestosi carri allegorico-grotteschi di cartapesta,  ricco di effetti speciali che si chiamano arte e creatività continua a stupire dimostrandosi sempre al passo con i tempi.
Se il cuore artistico del Carnevale acese è, infatti, costituito da  elementi semplici quali carta, acqua, argilla, gesso, colla e pittura,   l’intera macchina organizzativa  ha una regia altamente contemporanea grazie anche al grande supporto del  Comune di Acireale e della Regione Siciliana che da sempre sostengono fattivamente la manifestazione.
Ne risulta uno dei momenti di maggiore spensieratezza che ci si possa concedere a patto che si abbia voglia di indossare il più bel sorriso a disposizione  ed immergersi in un bagno di folla che rappresenta una delle più antiche ricette di buonumore che il territorio siciliano possa offrire.
Tra maschere, coriandoli, luci, fiori, musica e, soprattutto, l’ entusiasmo contagioso dei partecipanti ci si inoltra tra le vie e piazze  del centro storico di Acireale, cornice ideale dello spettacolo itinerante  che raggiunge il clou con le sfilate dei carri, attraverso i quali gli artigiani acesi danno prova della propria   arguzia e creativa  in una gara di fantasia e abilità all’ultimo coriandolo.
Ma, soprattutto in Sicilia, non esiste ricorrenza che non sia legata ad una o più golosità gastronomiche. In particolare per Carnevale, oltre alle chiacchiere che uniscono tutta l’Italia, da Nord a Sud, indipendentemente dal nome con cui  vengono chiamate nelle diverse regioni d’Italia, vi sono dolci che sono tipici della Sicilia senza i quali il Carnevale non sarebbe lo stesso. Primi tra tutti i cannoli, seguiti a ruota dalla pignoccata o pignolata, e ancora dalle sfince di Carnevale,  frittelle cucinate semplicemente nell’olio e condite con una spolverata di zucchero di piccole dimensioni, i ravioli dolci, mezzelune di pasta riempite, proprio come gli omonimi salati, di ricotta dolce e la cosiddetta testa di turco, dolce al cucchiaio tipico di Castelbuono, in provincia di Palermo,  composto da una sfoglia delicata, farcita da una crema a base di latte profumata con limone e cannella e decorata con confettini colorati chiamati “diavolicchi”.
Lungo il corso di Acireale sarà, ovviamente, possibile gustare, sia all’interno delle antiche pasticcerie che presso i venditori ambulanti che seguono il percorso della sfilata dei carri allegorici ogni sorta di golosità.
Oltre ai carri allegorici tradizionali con pupazzi realizzati in cartapesta, tra le attrazioni che rendono unico questo Carnevale vi è  la “cassariata”, ovvero la sfilata delle carrozze trainate da cavalli, i mini carri “Lilliput”, riservati ai bambini e la sfilata dei carri infiorati, nella tradizione siciliana, decorati da sculture realizzate con fiori che rendono questa  manifestazione incredibilmente suggestiva in grado di attrarre visitatori sia  dall’Italia che  dall’estero. Questo il programma 

 

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