A Scicli, il gioiello barocco del Commissario Montalbano, lo scorso 13 giugno ha inaugurato “Cannolia”, il goloso mondo dedicato al dolce tipico della tradizione siciliana: il cannolo.
Quella di toccare il simbolo della pasticceria siciliana nel mondo è, sicuramente, una scelta coraggiosa dal momento che questo dolce rappresenta un must intoccabile in cui qualsiasi rivoluzione può rappresentare un’arma a doppio taglio. Eppure, in questo caso, la novità, in realtà, rappresenta un ritorno alle origini e consiste nel nuovo modo di viverlo e gustarlo che riporta alla genuinità di una volta. La cialda, infatti, viene fritta all’istante, farcita di crema (a scelta tra diverse varianti ) e servita calda e croccante in soli tre minuti, proprio come se fosse fatto in casa.
L’idea nasce da un vecchio ricettario della nonna di un giovane pasticcere del territorio, Davide Roccasalva, trent’anni, che ha voluto creare un format nuovo, genuino, che si rifà al passato. “Partendo dalla semplice pasticceria prodotta interamente da me – racconta Davide – ho deciso di dedicarmi ai cannoli ripescando casualmente la ricetta da un vecchio quaderno di appunti di mia nonna. Ho pensato di replicarla facendo sentire il cliente proprio come a casa, un ritorno alle origini”.
Il concept di “Cannolia” è stato creato dall’artista Sasha Vinci, che ha immaginato uno spazio in cui l’arte dialoga con la cultura e la tradizione gastronomica siciliana. Il risultato è, dunque, un format innovativo che, partendo dal passato, con creatività, è in grado di riscrivere la storia di un dolce siciliano che, nell’immaginario collettivo, è davvero intoccabile.
Il coraggio, la forza e lo slancio per avviare questa nuova esperienza in un contesto storico così particolare, come Scicli, fortificano il capitale umano che da sempre ha caratterizzato la storia di questa perla del barocco incastonata nel territorio ragusano, in cui il tempo sembra essersi fermato. Orgoglio del territorio ragusano ma anche emblema di una filosofia di vita, Scicli è un paese in cui ci si può ancora permettere di passeggiare con passi lenti tra monumenti realizzati dall’uomo, con grandi blocchi di pietra bianca e balconi imponenti, e meraviglie create da Madre Natura. Di costruzioni e chiese di stile barocco rimangono tanti esempi tra cui Palazzo Beneventano, la Chiesa di Santa Teresa, la Chiesa di San Bartolomeo . All’interno della Chiesa di San Giovanni è possibile ammirare un quadro particolare il “Cristo in gonnella” di scuola fiamminga mentre la Chiesa Madre custodisce la statua della Madonna delle Milizie che ogni anno il primo sabato di maggio, brandendo la sua scintillante spada, viene portata in trionfo in groppa al suo cavallo bianco.
Se le meraviglie architettoniche e naturali sono sotto gli occhi di tutti, altrettanto degna di nota è la capacità ricettiva che, grazie all’adozione della formula del cosidetto “albergo diffuso”, riesce ad offrire ai turisti ospitalità all’interno delle case degli abitanti, senza creare impatto ambientale facendo vivere agli ospiti viaggiatori un’esperienza autentica e non convenzionale.
È qui che Ezio Occhipinti, grazie al progetto di Sicilia Ospitalità Diffusa, ha stimolato l’incontro fra l’arte dolciaria di Davide e il senso estetico dell’artista contemporaneo Sasha Vinci. All’interno di “Cannolia” il laboratorio di cucina è stato concepito interamente a vista partendo dalla materia prima utilizzando grani antichi, senza uso di conservanti e semilavorati. La cialda è quella tipica del territorio ragusano dal colore chiaro e non è biscottata.
“A differenza della ricetta della nonna, il cannolo non viene impastato e poi fritto nello strutto, ma per l’impasto utilizzo burro e, in alcuni casi, olio extravergine d’oliva per i vegani e friggo in olio di semi di girasole
arricchito di vitamine e antiossidanti. I cannoli vengono fritti a 175 gradi. È importante che l’olio venga cambiato spesso”ci spiega Davide.
“Il grande canyon che da piazza Italia si apre in via San Bartolomeo è uno dei luoghi più affascinanti e fotografati di Scicli –afferma il vicesindaco del Comune di Scicli, Caterina Riccotti-. La nascita di Cannolia, laboratorio artigianale che del gusto siciliano fa la sua cifra e il suo messaggio, è coerente con la proposta culturale che la città ha progettato. A pochi metri dal presepe in statuine in legno di tiglio di Pietro Padula, maestro napoletano che a Scicli realizzò il più bel presepe siciliano, un luogo dove ristorarsi e scoprire la Sicilia autentica”.
“L’annuncio dell’apertura di una nuova attività che impernia il proprio focus attorno a un prodotto gastronomico del territorio, dopo il periodo di lockdown, è una bellissima notizia per Scicli e per la Sicilia – afferma l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Scicli, Emilia Arrabito -. I giovani imprenditori siciliani hanno compreso che attorno all’identità va costruita l’offerta di beni e servizi e la nascita di Cannolia va nella direzione della riappropriazione della storia e della cultura siciliana”.
Sette le varianti di creme: il classico ricotta vaccina, ricotta di capra biologica, crema bianca al limone, al cioccolato fondente, al pistacchio, ricotta di capra, arachidi salate tostate all’interno di una cialda al carrubo.
Per il trasporto il prodotto viene consegnato al cliente in un kit con all’interno le cialde appena fritte e un sac à poche con la crema scelta. All’interno di “Cannolia” anche panettoni, colombe e biscotti di mandorle (mandorle, zucchero, miele, albume d’uovo e buccia di limone) tutti realizzati da Davide con la ricetta di sua nonna.
Il punto vendita sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21.
Di seguito vi mostriamo il video in cui Davide Roccasalva, patròn di Cannolia, preparara i cannoli da farcire con le creme a scelta e da gustare rigorosamente “caldi” come nelle cucine di una volta.
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