Cipolla di Tropea, pipi cruschi e vin santo: ecco gli ingredienti principali, e un po’ insoliti, per una spaghettata alla “moda”. Il connubio tra questi sapori è una sperimentazione di Alessandro Borghese, uno degli chef più amati dal pubblico della tv.
Della cipolla di Tropea e delle sue virtù sappiamo tutto. Meno conosciuti sono i pipi cruschi. Di cosa si tratta? I pipi cruschi sono il derivato della coltivazione di un particolare peperone lucano, il peperone di Senise IGP, che poi viene sottoposto a essiccazione. Il nome peperone crusco è dato dalla croccantezza che questi peperoni assumono quando vengono fritti dopo la fase di essiccatura.
Mettere a cuocere gli spaghetti in acqua bollente e salata. Tagliare le cipolle a velo, farle stufare lentamente con il burro e, a cottura ultimata, sfumare col vin santo.
Nel frattempo, eliminare l’interno filamentoso e i semi dei pipi cruschi. I peperoncini vanno poi tagliati a pezzi per poi essere messi a rosolare in un padellino con un filo d’olio. La cottura deve renderli croccanti.
Scolare la pasta al dente, unirla alla cipolla stufata e terminare la cottura.
Servire gli spaghetti, aggiungendo del parmigiano e decorando con i pipi cruschi.