A Ballarò dallo scorso 10 giugno è tornato operativo il giardino-bistrot dell’impresa sociale nata all’interno
del carcere Malaspina di Palermo, con un nuovo menù e la stessa voglia di riscatto per i suoi giovani lavoratori.
“Cotti in Fragranza” ha riaperto le porte del suo “Al Fresco giardino e bistrot”, un’oasi di verde all’interno del palazzo seicentesco di Casa San Francesco, in cui l’impresa sociale – nata all’interno del carcere minorile Malaspina con un laboratorio di prodotti da forno – ha il suo secondo polo operativo dedicato alla preparazione del fresco e dei pasti per le mense cittadine.
L’emergenza Coronavirus ha fatto slittare a giugno la riapertura prevista per aprile ma, adesso, adottate tutte le misure di sicurezza necessarie, Al Fresco è pronto ad accogliere i primi avventori. Previste anche iniziative per i più piccoli con i laboratori estivi per bambini gestiti dalla cooperativa Palma Nana.
Tra le novità della seconda stagione del bistrot, inaugurato a settembre 2019, un menù tutto nuovo, in cui la consulenza di Slow Food è stata decisiva per la scelta di prodotti di prossimità, sostenibili e fortemente identitari. Spiccano le preparazioni fatte a mano, come il pane fresco realizzato dai ragazzi di Cotti in Fragranza con un lievito madre tramandato da due generazioni, e piatti che sono frutto di collaborazioni eccellenti, come le panelle realizzate con la farina “antimafia” di Libera Terra.
Tra i piatti gourmet e le atmosfere rilassanti del giardino, curato dalle mani esperte della cooperativa sociale Parco Uditore, il focus del bistrot rimane la sua natura sociale: Al Fresco infatti è gestito in toto dal team di
Cotti in Fragranza, che coinvolge ragazzi detenuti ed ex detenuti, giovani migranti e persone accolte dai poli notturni e diurni per i senza dimora che hanno voluto darsi una seconda possibilità.Al Fresco si trova all’interno di Casa San Francesco, uno spazio che ospita progetti per le persone a rischio di marginalità sociale, coinvolte a vario titolo nella vita quotidiana del bistrot.
«Un altro aspetto fondamentale è la riapertura del giardino, un tempo abbandonato- spiega Lucia Lauro, responsabile del progetto– Con la sua riapertura restituiamo al quartiere di Ballarò e ai suoi residenti uno spazio verde finalmente fruibile».
Diverse le realtà che hanno supportato il progetto: in primis Fondazione San Zeno, a fianco di Cotti in Fragranza sin dagli inizi. «Dei veri e propri compagni di viaggio- sottolinea Nadia Lodato, coordinatrice del progetto – che ci hanno sostenuto con entusiasmo in ogni tappa del nostro percorso: dall’apertura del laboratorio a quella del secondo polo operativo a Casa San Francesco, fino alla nascita del bistrot».
A sostenere il progetto del bistrot sin dall’inizio anche i contributi fondamentali di Fondazione Con il Sud, Unicredit, Chiesa Valdese, Legacoop e Inail.
Il bistrot ha riaperto il suo giardino, in vicolo Brugnò 1, dal martedì a sabato dalle 17 alle 24. Chiuso, invece, domenica e lunedi.
Commenta con Facebook