Si chiama scuma fritta ed è un delizioso bocconcino di spaghetti fatti a forma di nido, conditi e fritti. E’ l’ennesima dimostrazione dell’ingegno siciliano nel non sprecare nulla.  Si può mangiare come antipasto, alla maniera del finger food, o come primo piatto. Gli ingredienti sono semplici, la base è composta da spaghettini prima lessati al dente e poi fritti, da condire con salsa a piacere, del prelibato caciocavallo ragusano e del pangrattato. Un piccolo consiglio: se vi è piaciuta la pasta all’agglassata ed è rimasto un po’ di quel condimento, preparate la vostra scuma fritta con quel delizioso intingolo.

Perchè questa pietanza si chiama così? Il nome scuma deriva dalla forma e dal colore che assume la pasta una volta cotta e servita sul piatto. Alla fine avremo dei “nidi” di spaghetti che per la loro conformazione ricordano un po’ la schiuma del mare. Una cosa è certa: non è una frittata di pasta.

Gli ingredienti per la scuma fritta

  • 300 g di spaghettini finissimi
  • 30 g di burro
  • parmigiano o caciocavallo grattugiato
  • 1-2 cucchiai di agglassata
  • olio
  • sale
  • pepe

Come preparare questi nidi di spaghetti croccanti

Lessate la pasta molto al dente in abbondante acqua salata, sgocciolatela, conditela con il burro e due-tre cucchiai di parmigiano, l’aggrassatu e del pepe macinato al momento.

Prendete un po’ di “pasta” (scuma) con un forchettone, rigiratela nella mano e formate una frittellina. Appoggiatela su un piatto cosparso di parmigiano e così di seguito fino a esaurimento della pasta. Cospargete ancora le frittelline con del parmigiano e tenetele sotto peso per 30 minuti. In una padella scaldate abbondante olio e friggetevi le frittelline fino a quando risultano ben dorate. Sgocciolatele, asciugatele su carta assorbente da cucina e servitele con una salsa a piacere.

Articoli correlati