Siciliana, la pizza fritta di Zafferana Etnea

  • Siciliana: un fagottino di pasta brioche farcita e fritta
  • Il ripieno è un inno ai sapori della Sicilia: tuma e acciughe
  • La ricetta è stata inventata dalla pasticceria “Donna Peppina” di Zafferana nel 1924

Si chiama Siciliana ed è la pizza fritta più buona del mondo. Tra un paio d’anno, questa ricetta compirà un secolo di vita. La sua storia inizia nel 1924 a Zafferana Etnea, un paesino alle falde del Vulcano. Lì, grazie alla maestria di “Donna Peppina”, nacque la “Siciliana”. Si potrebbe confondere con il classico calzone fritto della tradizione palermitana. Ma la Siciliana ha sapori e consistenze completamente diversi. A partire dal suo ripieno: un inno ai prodotti agroalimentari siciliani.  Ai fornelli di quella pasticceria di Zafferana Etnea, infatti, Donna Peppina decise di farcire la sua pizza fritta con del formaggio tuma a tocchetti e acciughe salate. Negli anni sono arrivate anche le versioni riempite con mozzarella e prosciutto. Ma la Siciliana tradizionale è il frutto di quell’ardito accostamento tra sapori della campagna e del mare. Croccante e morbida all’interno, quella pizza inventata alle falde dell’Etna si può definire come  un fagottino di pasta brioches farcita e fritta.

Ecco gli ingredienti per la pizza Siciliana

  • 500 g di farina “0”
  • 25 g di zucchero semolato
  •  50 g di strutto
  • 4 g di lievito di birra disidratato
  • 250 ml circa di acqua tiepida
  • 15 g di sale
  • 600 g di tuma
  • 50 g di filetti d’acciughe
  • sale e pepe q.b.
  • 2 lt di olio di semi di arachidi per friggere

La ricetta della Siciliana

Sciogliere il lievito di birra e lo zucchero in acqua calda. Impastare il lievito sciolto con l’acqua, la farina e lo strutto. Quando il composto diventa omogeneo, aggiungere il sale. Dividere in panetti dal peso eguale  e lasciare lievitare per circa 1 ora e mezza. Appiattire i panetti, condirli con formaggio e acciughe. Ripiegare a mezzaluna e sigillare i bordi con la forchetta. Cuocere in abbondante olio caldo fino a doratura.

 

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