“I cani molecolari di polizia e carabinieri, in due diversi momenti, hanno rilevato tracce di Francesco prima davanti la sua casa di Pisa e poi alla stazione ferroviaria di San Rossore”. Lo ha detto Tonino Pantaleo, il padre di Francesco, lo studente universitario di Marsala scomparso da sabato scorso. Il ragazzo, 23 anni, iscritto alla facoltà di ingegneria informatica, ha lasciato l’appartamento che nella città toscana occupava con altri due universitari portando via soltanto uno zaino e le chiavi di casa.
Ha lasciato il cellulare
Nella sua stanza sono stati trovati il telefono cellulare, il portafoglio con documenti e bancomat, gli occhiali da vista e il computer, ritrovato senza più alcun dato salvato e con ultimo accesso dalle 9.15 alle 9.30 di sabato mattina. I genitori temono che dietro la scomparsa ci sia una fuga determinata dal timore di dover dire loro che non aveva superato qualche esame. E che, quindi, non si sarebbe potuto laureare in questa sessione.
I genitori sono andati a Pisa
Genitori e amici sapevano che attendeva il voto dell’ultimo esame sostenuto prima di discutere la tesi. Intanto, dopo il padre, ha raggiunto Pisa anche la madre. I genitori hanno dichiarato che stanno cercando di recuperare il suo fascicolo universitario e in tv hanno lanciato un appello al figlio, invitandolo a ritornare.
Giorni di grande angoscia
Sono giorni davvero difficili per i genitori e gli amici del giovane marsalese. Già due giorni fa il padre del ragazzo aveva lanciato un appello attraverso i social: “Aiutatemi a trovare mio figlio”, ed ha pubblicato anche due foto chiedendo di essere contattato da chi eventualmente l’avesse visto in questi ultimi giorni. Francesco Pantaleo è alto circa un metro e 80 centimetri, ha capelli castani e porta occhiali da vista. Si è trasferito in toscana nell’autunno del 2017 per frequentare l’università, dopo avere conseguito la maturità al liceo scientifico “Ruggieri” di Marsala.
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