Aggressione ai danni di un medico penitenziario nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. Mentre svolgeva la sua attività assistenziale, è stato colpito al volto da un detenuto che da tempo protestava per essere assegnato altrove e per il quale la Direzione aveva richiesto agli organ superiori il trasferimento in altra sede. A denunciarlo è il Fimmg, settore Medicina penitenziaria, che esprime “solidarietà” al collega e “forte preoccupazione” per la gestione delle carceri siciliane, con particolare riferimento alla sanità penitenziaria.
“Il grave e preoccupante atto – dice il sindacato di categoria – pone l’attenzione su una realtà complessa e difficile come quella delle carceri siciliane e dell’istituto barcellonese in particolare”.
“Tale istituto – spiegano dal Fimmg – attraversa un momento particolarmente difficile avendo vissuto in un brevissimo lasso di
tempo molti cambiamenti: la conclusione dell’esperienza come Opg, la conversione in carcere, l’avvio di attività come struttura
multifunzionale (casa circondariale con annessa sezione di reclusione, sezione per osservazione, sezione articolazione tutela salute mentale), il transito al sistema sanitario regionale. Questo ultimo fatto ha comportato nel mese di agosto, a causa di scelte
assessoriali, il repentino allontanamento di circa metà del personale medico in servizio da anni con parziale sostituzione con medici della guardia medica fino a febbraio, quando è subentrato ulteriore cambio del contingente con nuovi medici”. Nel caso in questione la Direzione di concerto all’area sanitaria, rilevata “l’inadeguadezza dell’istituto al soggetto”, aveva “insistentemente e ripetutamente” chiesto il trasferimento in altra struttura.