A Vulcano continua a essere intenso il fumo che fuoriesce dal cratere e tra gli isolani c’è una certa preoccupazione. Alcune case sono stata evacuate nei giorni scorsi e il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha disposto il divieto di salire sulla cima. Così continua il monitoraggio sul cratere da parte dei vulcanologi dell’Istituto nazione di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Palermo.
Il campionamento
“Questo campionamento – spiegano Franco Italiano, Alessandro Gattuso, Fausto Grassa e Leonardo la Pica i ricercatori che hanno effettuato il campionamento delle fumarole – è compiuto periodicamente per valutare lo stato di attività del vulcano. In caso di anomalie persistenti, la frequenza del campionamento viene aumentata.
Da anni, il campionamento avviene con cadenza bimestrale. A causa del recente passaggio del livello di allerta da verde a giallo disposto dal dipartimento della Protezione Civile per l’Isola di Vulcano, la frequenza è ora mensile. Sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito (metodo di Giggenbach) e campioni di vapore condensato. I siti di campionamento sono 4 fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante”.
Temperatura di 344 °C
“I campioni prelevati – osservano i ricercatori dell’Ingv – sono stati consegnati ai laboratori della sezione di Palermo per le successive analisi chimiche ed isotopiche, che sono in corso. I risultati verranno riportati nel prossimo bollettino settimanale, in pubblicazione domani. Contestualmente al campionamento – aggiungono -sono state effettuate misure di temperatura.
Le temperature raggiunte dai gas emessi dalle fumarole superano facilmente i 100°C e non possono essere misurate con normali termometri. Lo strumento che adoperiamo è una termocoppia di tipo K. I valori misurati cambiano nel tempo e possono essere molto diversi nelle varie fumarole. Quella monitorata aveva una temperatura di 344 gradi centigradi”.
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