I vigili del fuoco della Sezione Navale del Comando di Messina sono intervenuti ieri, poco dopo le ore 22, per soccorrere una imbarcazione a vela in avaria. L’equipaggio del Nucleo Nautico di Milazzo ha immediatamente lasciato l’ormeggio con il gommone adibito al SAR (Search And Rescue), navigando sotto costa con rotta verso capo Rosocolmo.
Il salvataggio
Per tutto il tempo sono rimaste attive le comunicazioni radio con la motovedetta della guardia costiera di Milazzo. Al traverso dell’abitato di Rometta, è stata intercettata l’imbarcazione a vela e l’equipaggio dei vigili del fuoco è salito a bordo, verificando in primis lo stato di salute del comandante del natante, unica persona a bordo che ha messo a conoscenza delle avarie all’apparato radio e al salpa ancora.
Con la Capitaneria di porto si è provveduto a mettere in sicurezza il natante e trasportare il comandante della barca a vela presso un campo boe della città milazzese. Le operazioni di soccorso sono terminate poco dopo l’una.
Il barchino verso la Sicilia affondato, tre dispersi
Un barchino di metallo, carico di migranti, è affondato in acque internazionali. Un peschereccio tunisino, che si trovava a poca distanza, ha soccorso 44 persone tra gambiani, guineani, malesi e senegalesi. Tre persone sarebbero disperse.
I naufraghi sono stati trasbordati sulla motovedetta Cp319 che li ha sbarcati a Lampedusa. Delle ricerche dei tre migranti che mancherebbero all’appello, durante la notte, si è occupata una motovedetta della guardia di finanza. I 44 migranti, fra cui una donna, hanno riferito d’essere partiti da Sfax in Tunisia venerdì notte e d’aver pagato 800 euro a testa per la traversata.
Il migrante salvato qualche settimana fa a Lampedusa
Un migrante gravemente ustionato del Bangladesh è stato soccorso in mare, insieme ad altri suoi connazionali, da una nave Ong il cui medico di bordo ha prestato le prime cure. All’arrivo in banchina presso l’isola di Lampedusa è intervenuta l’ambulanza di rianimazione del 118 e un medico rianimatore in servizio nell’isola.
Il medico ha rianimato il giovane
Il medico ha intubato e rianimato il giovane di circa trent’anni le cui condizioni cliniche nel frattempo erano gravemente peggiorate. Trasportato quindi presso il poliambulatorio è stato stabilizzato e in queste ore la centrale operativa del 118 diretta dal dottore Fabio Genco sta organizzando il trasferimento tramite elisoccorso presso la rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo dove si trova il centro grandi ustionati. L’ambulanza di rianimazione è presente sull’isola dallo scorso settembre ed è utilizzata per le emergenze su tutto il territorio nonché attivata in caso di emergenze connesse ad eventuali sbarchi come nel caso di oggi.
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