È stato dimesso oggi il bimbo ucraino di quattro mesi che nei giorni scorsi è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per la correzione del labbro leporino. L’intervento effettuato all’unità di chirurgia plastica diretta dal professore Francesco Stagno D’Alcontres. Un bimbo scappato dagli orrori della guerra quando era ancora nel grembo materno, nato il 22 agosto scorso all’ospedale di Locri. Sin dalla nascita ha presentato diversi problemi di salute, tra cui una forma di labiopalatoschisi. In pratica sarebbe il labbro leporino, una malformazione del labbro superiore che purtroppo deturpava il viso.

L’arrivo in Italia e il supporto

Dall’arrivo in Italia la mamma è stata supportata e aiutata. Al suo fianco i volontari dell’associazione “Auser Solidarietà” Reggio Calabria, presieduta da Serena Flaviano. Presente anche la Cgil calabrese di Locri. Grazie a loro ha preso vita una catena di solidarietà che ha permesso di trovare i primi contatti. Individuata la struttura complessa di chirurgia plastica dell’azienda ospedaliera universitaria di Messina. Attraverso il professore D’Alcontres ci si è attivati per programmare l’intervento, eseguito nei giorni scorsi.

Il bimbo seguitissimo

Il bimbo seguito insieme all’équipe della chirurgia plastica anche dalla chirurgia pediatrica, diretta dal professore Carmelo Romeo. Soprattutto grande attenzione nella fase post operatoria. Un’assistenza che, data la situazione, ha visto l’integrazione e il supporto del servizio sociale aziendale. La dottoressa Daniela Fazio ha gestito anche la mediazione linguistica, grazie alla collaborazione della cooperativa Medihospes. lavoro indispensabile per favorire lo svolgimento di tutte le procedure legate all’intervento.

Valori etici ed umani

“Tutti gli operatori coinvolti – ha detto il volontario dell’associazione Auser Pasquale Iaria – sono riusciti ad entrare in empatia con la giovane madre. In questo modo si è sentita rassicurata e tranquilla nel poter affrontare un percorso emotivamente difficile. Il professore Stagno D’Alcontres, con grande umanità e professionalità, si è reso subito disponibile per operare il bambino. Un grande ospedale, con medici dalle immense capacità e che esaltano i valori etici ed umani per cui sono chiamati nell’esercizio della loro professione. Questa storia ci insegna che nel mondo, nonostante le sue brutture, vi sono persone capaci di donare speranza attraverso il loro agire quotidiano e che le piccole azioni possono cambiare la vita di molti”.

Una targa al medico

Oggi la mamma ha consegnato al professor D’Alcontres una targa per esprimere il proprio ringraziamento: “Ogni volta che mio figlio sorriderà – si legge in una parte del testo – ovunque io sia, le dirò grazie! Anche a nome del popolo Ucraino”.

Articoli correlati