Nei giorni scorsi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e prevenzione dei reati, i carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno denunciato una 50enne messinese, trovata in possesso, nella sua abitazione, di manufatti esplosivi illegali e artifizi pirotecnici.

In particolare i militari dell’Arma, a seguito di preliminari accertamenti, hanno eseguito una perquisizione presso il domicilio della 50enne, all’esito della quale hanno trovato oltre 300 chilogrammi di artifizi pirotecnici illegalmente detenuti, tra cui batterie di fuochi d’artificio con marchio di fabbrica, nonché candelotti di fabbricazione artigianale e quindi potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone.

Al termine delle operazioni di catalogazione, i fuochi pirotecnici sono stati sequestrati e trasferiti in un deposito autorizzato, mentre la 50enne è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuta presunta responsabile del reato di fabbricazione o commercio abusivi di materiale e detenzione illegale di materiali esplodenti.

Il sequestro a Siracusa


La Guardia di finanza di Siracusa e la Compagnia di Noto hanno individuato e sottoposto a sequestro una vera e propria Santabarbara con oltre 6 tonnellate di fuochi d’artificio, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie contenenti circa 670 kilogrammi di polvere pirica attiva, detenuti illegalmente in alcuni locali nel centro di Avola.

Valore di 500 mila euro

Dai controlli è emerso che erano sprovvisti dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla legge, in assenza della autorizzazione prefettizia nonché in totale violazione delle norme antincendio, pronti per essere immessi in commercio per un potenziale introito di circa 500 mila euro.

Denunciato il custode

I finanzieri hanno denunciato all’ autorità giudiziaria di Siracusa un trentenne avolese per commercio ed omessa denuncia di materiale esplodente, avendo adibito un garage di pertinenza della propria abitazione, nonché un monolocale allo stesso riconducibile in pieno centro cittadino a rimesse per lo stoccaggio dei fuochi d’artificio pericolosi senza alcuna precauzione.

La mano della criminalità

” L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Siracusa si inserisce nel più ampio quadro delle azioni finalizzate al contrasto della criminalità e alla salvaguardia dell’incolumità pubblica. Tale obiettivo – spiegano dalla Finanza – è stato pienamente assicurato nel caso di specie, se si considera che l’esplosione, anche accidentale, del materiale pirotecnico sequestrato avrebbe potuto causare ingenti danni con conseguenze gravissime per l’area cittadina circostante”.

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