Un altro capodoglio, di circa 6 metri, in stato di decomposizione, è stato trovato a 4 miglia al largo di Stromboli, nelle Eolie: è la quinta carcassa rinvenuta in Sicilia in una settimana.

“La quantità di plastica trovata nei capodogli non può giustificare la morte – sostiene Carmelo Isgrò del museo della fauna dell’università di Messina – La causa va cercata altrove: forse un’infezione o interazioni con i sonar”.

Intanto Greenpeace ha diffuso ieri le immagini raccolte dai ricercatori del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) dell’Università degli Studi di Padova durante le necroscopie degli ultimi due capodogli spiaggiati in Sicilia.

In uno dei due esemplari esaminati, quello spiaggiato nei pressi di Palermo, sono stati ritrovati un pezzo di appendiabiti e un pezzo di plastica dura. Nell’altro esemplare esaminato giovedì, quello trovato nei pressi di Milazzo, non è stato invece trovato nulla. Molta plastica era stata invece trovata in un capodoglio spiaggiato durante lo scorso fine settimana nei pressi di Cefalù.

(foto di repertorio)

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