“Vi leggo cosa ci scrive il Ministero della Salute:…Preso atto di quanto deciso dal Comitato Tecnico Scientifico si rende noto che le mascherine in tessuto non tessuto, per essere utilizzate come dispositivi medici devono avere queste caratteristiche…”.
Inizia così la diretta mattutina di Cateno De Luca, il Sindaco di Messina in prima linea in questi giorni di emergenza dalla città dello stretto. Il Sindaco non ha una mascherina certificata e questo lamenta oggi insieme alla carenza di dispositivi di protezione per tutte le persone in prima linea.
“Poi non mi dovrei arrabbiare. Signori miei, io indosso una di queste mascherine, le quali sono state prodotte grazie alla disponibilità dell’Esercito italiano, alla Stoffa omaggiata dall’Azienda Startex tessuti di Calatabiano e grazie alla manodopera di un’azienda messinese che vuole restare anonima. Tutto questo gratuitamente. Perché? Semplice, in giro non si trovano le mascherine con le certificazioni citate nella circolare. La vogliamo finire di provocare e dire che queste cose io non le posso fare? Cosa dovrei dare alla povera gente che cerca le mascherine e non le trova oppure non può sobbarcarsi il costo dello sciacallaggio a cui assistiamo circa tale dispositivo di sicurezza? Che cosa dobbiamo usare se non possiamo usare le mascherine fai da te? Perché piuttosto non le fornite voi alla popolazione, piuttosto che limitarvi a inviare provocazioni?” A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.
“Uno Governo serio – conclude il Primo cittadino – che non riesce a garantire alla propria popolazione e al proprio sistema sanitario, le mascherine secondo la normativa europea, non diffida un sindaco che si sta impegnando come possibile per ovviare al problema. Piuttosto lo aiuta per il bene della collettività, oppure, essendo in un periodo emergenziale, autorizza alla creazione in loco di dispositivi di sicurezza. Questo è il motivo per il quale noi Amministratori poi andiamo fuori di testa, perché in futuro il Governo dirà che ci aveva avvisato sull’uso di mascherine fai da te. Bene, dateci quelle previste dalla normativa e abbiamo risolto il problema”.
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