Cateno De Luca ha presentato le proprie dimissioni da sindaco di Messina a partire dal 6 febbraio, come d’altronde aveva già annunciato nei giorni scorsi. La lettera di dimissioni del sindaco peloritano arrivano in anticipo rispetto a quando aveva reso noto. Intanto Cateno De Luca continua la sua protesta, stanotte ha passato la notte in una tenda al molo degli imbarchi dello Stretto.

L’annuncio arriva dal piazzale della rada San Francesco

Oggi è il giorno delle decisioni “irrevocabili”.  Cateno De Luca infatti ha rassegnato le dimissioni da sindaco della città dello Stretto onorando la sua promessa e lo ha fatto con qualche giorno di anticipo. L’annuncio arriva dal piazzale della rada San Francesco, dove De Luca ha passato la notte in tenda, per protestare contro la norma che prevede l’obbligo del Green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto.

La lettera in Comune

In una lettera il primo cittadino ha annunciato le sue dimissioni da sindaco che diventeranno irrevocabili la mezzanotte del 6 febbraio. La lettera è stata protocollata in Comune e le dimissioni avranno effetto dal 6 febbraio prossimo. Il primo cittadino della città dello Stretto aveva più volte anticipato la volontà di chiudere anzi tempo il suo mandato per candidarsi a presidente della Regione. Intenzione che mantiene. Entro il 6 febbraio, si legge nella missiva inviata al segretario generale del Comune e al presidente del consiglio comunale, saranno rese note le motivazioni delle dimissioni.

La protesta contro il green pass sullo Stretto

De Luca negli ultimi giorni si trova al porto per protestare contro la norma che impone il green pass rafforzato per traghettare sullo Stretto. De Luca ha passato la prima notte in una tenda al molo San Francesco a Messina come forma di protesta per l’obbligo del super green pass per attraversare lo stretto di Messina. Non avendo avuto risposta da parte delle istituzioni il primo cittadino ha deciso un’occupazione a oltranza del molo ed è convinto di proseguire se non dovesse ricevere rassicurazioni da parte del governo per la modifica della norma. Il primo cittadino chiede una deroga e la possibilità di attraversare lo Stretto anche solo con il tampone per motivi di lavoro o salute.