Impegni non mantenuti e alla fine, questa mattina, è scattata la protesta degli ex precari del Comune di Messina, oggi stabilizzati a tempo indeterminato a 16 ore.
“Ma l’accordo sottoscritto – spiegano i segretari provinciali della Cisl Fp Messina, Calogero Emanuele e Rosario Contestabile – era ed è ancora quello di una ricontrattualizzazione a 21 ore con decorrenza dallo scorso 1 luglio e a 24 ore dal prossimo primo gennaio”.
Questa mattina, quindi, nei corridoi di Palazzo Zanca si è dato sfogo a tutto il malumore, crescente, degli ultimi mesi. “Il primo impegno, quello della ricontrattualizzazione a 21 ore è saltato e non abbiamo alcuna risposta sulle motivazioni – continuano – Sappiamo solo che il Direttore Generale non perde occasione per dispensare sicurezza e confermare gli impegni ma sta di fatto che ad oggi tutto è vanificato. Pretendiamo chiarezza e verità. Purtroppo le promesse e gli impegni assunti in tutti i settori vengono disattesi”.
Interessati alla prima fase della ricontrattualizzazione sono 89 lavoratori «che – affermano Emanuele e Contestabile – non possono continuare a vivere con uno stipendio da fame di 18 euro circa al giorno, spesso con una famiglia monoreddito e con figli a carico. Non può essere consentito. Siamo di fronte alle cosiddette nuove povertà e se il trend è questo la Cisl non è disponibile a sottoscrivere ulteriori accordi che puntualmente vengono disattesi».
I rappresentanti della Cisl Fp e gli ex precari hanno incontro il vice sindaco Gaetano Cacciola che però ha evidenziato come tutto sia nelle mani del Direttore Generale, oggi a Roma insieme al Sindaco per impegni istituzionali. Il Vice Sindaco si è impegnato a convocare nei prossimi giorni un incontro tra sindacato, direttore generale, ragioniere e dirigenti preposti. Per la Cisl Fp continua lo stato di agitazione in attesa dell’incontro.
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