- A Santa Lucia del Mela, ok alla gara per completare i lavori su via Palombello
- Si interviene contro il dissesto idrogeologico da parte della Regione
- Zona tormentata da continui movimenti franosi e segnata in rosso per la fragilità delle pareti rocciose
I primi lavori, cominciati la scorsa estate, sono ormai in dirittura d’arrivo ma proprio per non correre il rischio di lasciare l’intervento a metà, ecco la gara per aggiudicare le rimanenti opere di consolidamento sul tratto finale della via Palombello, l’arteria che collega la Sp 65 con il centro storico di Santa Lucia del Mela. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano Nello Musumeci, è dunque pronto a mettere la parola fine sui pericoli che da anni incombono anche su quest’altra zona del Comune del Messinese, tormentata da continui movimenti franosi e segnata in rosso per la fragilità delle pareti rocciose che sovrastano la sede stradale, dissestata in più punti. Così come è stato per il primo appalto, anche per questo bando l’importo complessivo ammonta a 914 mila euro, per un budget totale che sfiora i due milioni di euro.
I lavori previsti
Per completare la messa in sicurezza dell’asse viario, assai trafficato anche perché attiguo all’antico castello che rappresenta il monumento principale della città, è anzitutto prevista la realizzazione di una paratia di pali lunga circa ottanta metri, da collocare sotto la sede stradale per dare solidità al versante. Al ripristino di tutti quei muri di contenimento che presentano profonde lesioni si affiancherà la realizzazione di terrazzamenti in pietrame, mentre per contrastare la caduta di massi sull’asfalto si interverrà con il posizionamento di reti metalliche.
Miglioramenti nella viabilità
Un aspetto da non sottovalutare, riguarda il previsto allargamento, lì dove sarà possibile, della sede stradale, che verrà dotata di illuminazione. Ciò, oltre a rendere più sicura e fluida la viabilità, offrirà la possibilità di ricavare anche una serie di parcheggi per le auto. Non mancheranno, naturalmente, tutte quelle opere di drenaggio che consentiranno un corretto convogliamento delle acque piovane scongiurando, in tal modo, nuovi fenomeni di dissesto.
Commenta con Facebook