I controlli dei militari dell'arma

Droga e spaccio nel centro di Messina, arresti e denunce dei carabinieri

I carabinieri della compagnia Messina Centro e del nucleo radiomobile del comando provinciale hanno svolto un servizio straordinario, intensificando la vigilanza nelle zone centrali del capoluogo peloritano, con compiti specifici di prevenzione e contrasto ai reati, con particolare riferimento ai delitti predatori, all’uso e allo spaccio di stupefacenti, oltre alle violazioni al codice della strada e alle altre condotte illecite che possono pregiudicare la sicurezza dei cittadini.

I controlli stradali

Nella giornata di giovedì 18 maggio, e nell’ambito dei controlli stradali, sono stati controllati più di 40 veicoli e oltre 50 persone con la contestazione di diverse contravvenzioni al codice della strada tra cui la mancata copertura assicurativa, il mancato uso del casco e l’utilizzo del cellulare alla guida delle autovetture.

Inoltre 2 giovani sono stati segnalati alla prefettura della città dello Stretto quali assuntori di droghe. Sono, infatti, stati trovati in possesso di modiche quantità di marijuana e crack detenute per uso personale.

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Arrestato 37enne

Nel corso del servizio i carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un 37enne messinese, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione domiciliare i militari dell’Arma hanno trovato nella disponibilità dell’uomo 5 grammi circa di crack e oltre 6 grammi di marijuana, nonché vario materiale per il confezionamento.

La droga, inviata al Ris carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio, è stata sequestrata unitamente a tutto il materiale e il 37enne arrestato è stato tradotto alla casa circondariale di Messina a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Scoperto anche allaccio elettrico abusivo rete pubblica

Infine due persone sono state denunciate, in stato di libertà, per furto di energia elettrica. A seguito di un mirato controllo eseguito con il supporto di personale tecnico, infatti, i carabinieri hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete pubblica, realizzato dagli indagati per alimentare l’impianto elettrico delle rispettive abitazioni.

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