Sfila dalla tasca numerose banconote per corrompere i carabinieri che avevano appena pizzicato il figlio alla guida di un’auto senza patente. L’episodio si è verificato nel catanese. Alla fine il ragazzo è stato denunciato e il padre arrestato per istigazione alla corruzione.

Recidivo alla guida

I carabinieri di Palagonia sorprendono alla guida di un’auto un 18enne recidivo nella guida senza patente negli ultimi due anni. Il padre viene in suo “aiuto” offrendo ai militari una mazzetta di banconote per più di 1.000 euro. In pratica in questo modo ha chiesto che si chiudesse un occhio, tentando di corrompere i carabinieri. Risultato: arresto immediato con l’accusa di istigazione alla corruzione per l’uomo, 41 anni, e denuncia a piede libero per il giovane.

Fermato ad un posto di blocco

L’auto sulla quale viaggiava il 18enne era una Toyota “Yaris” al cui interno vi erano anche due amici di 16 e 19 anni. Il mezzo fermato da militari dell’Arma per un controllo in viale della Resistenza. Poco dopo sul posto è arrivato il padre del 18enne, che ha preso dei soldi. Quindi ha detto ai carabinieri: “Ti do 5 mila euro basta che mandi mio figlio e si finisce qui….”. E poi ha rimesso le banconote in tasca. A conclusione degli accertamenti sequestrata anche la Toyota Yaris perché senza copertura assicurativa.

C’è un precedente nel Trapanese

Nel settembre scorso un altro episodio simile, ancora più grottesco. I carabinieri  di Marsala, in provincia di Trapani, denunciarono un romeno di 31 anni per il reato d’istigazione alla corruzione. Il 30enne, che era ai domiciliari, venne sottoposto a un normale controllo nella propria abitazione. Si presentò infastidito dalle numerose verifiche che i carabinieri eseguivano per accertare la sua presenza in casa. E così l’uomo, cercando di risolvere questa situazione, ha ben pensato di prendere dalla tasca dei pantaloni 35 euro in contanti al fine di convincere i carabinieri a non sottoporlo più a questi continui controlli. I militari dell’Arma per questo lo denunciarono alla Procura e sequestrarono le banconote offerte loro poco prima.

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