La Digos e un magistrato della procura sono nel Municipio di Messina perché ancora oggi, a quasi tre giorni dallo spoglio per le elezioni comunali, vi è incertezza per quanto riguarda il voto in 15 sezioni.
Sul sito del comune sopra i risultati delle liste è scritto: ”Non sono presenti i dati delle sezioni 20, 47, 49, 57, 66, 77, 84, 87, 111, 116, 145, 166, 201, 222 e 241, perché non rilevabili”.
Tra l’altro non vi è ancora alcun dato sui risultati del voto nelle circoscrizioni. La Digos ha convocato i presidenti di sezione per avere contezza di quanto accadutO: sarebbero 7 mila
le schede di sezione non pervenute. Un rappresentante di lista ha denunciato che nella sezione di Pace alcune persone sono entrate dicendo di essere rappresentanti del Comune hanno preso i plichi e sono andati via: questi plichi sarebbero scomparsi.
I voti delle sezioni su cui sono state riscontrate anomalie non dovrebbero inficiare il risultato fin qui noto, ballottaggio tra Dino Bramanti e Cateno De Luca.
Al Comune di Messina, intanto, si è insediato il seggio unico centrale ed è iniziato il controllo
dei verbali. Fra le prime 100 sezioni, in tre casi sono stati trovati verbali in bianco e quindi non è stato possibile assegnare i voti.
I presidenti delle sezioni che non hanno trascritto i dati sono stati convocati a Palazzo Zanca. I plichi che riguardano le 15 sezioni definite “non rilevabili”, diversamente da come affermato da un rappresentante di un seggio, ci sarebbero tutti e si procederà al conteggio attraverso le schede. L’ufficio centrale, presieduto dal magistrato Laura Romeo, alla fine dei controlli provvederà alla proclamazione dei candidati che andranno al ballottaggio il prossimo 24 maggio.
“A tre giorni dal voto a Messina non si conoscono ancora i risultati delle liste al Consiglio Comunale. Non ci sono aggettivi spregiativi a sufficienza per descrivere questa situazione”. A dirlo l’on. Cateno De Luca, candidato a sindaco di Messina che aggiunge: “Chiediamo chiarezza ed invitiamo il Ministro Matteo Salvini e l’assessore regionale Grasso ad intervenire subito. Non vorremmo pensare male, ma essendoci più liste vicine alla fatidica soglia del 5% viene qualche dubbio sui veri motivi di tale ritardo”.
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