Mancherebbero all’appello 11 milioni di euro nelle somme stanziate per le ex-province siciliane e da Roma sarebbe in atto una sorta di “rapina” nei confronti dei siciliani. È la presa di posizione del sindaco di Messina Cateno De Luca secondo cui “il sottosegretario Villarosa sta tentando di rubare oltre 100 milioni di euro degli investimenti già destinati alla Sicilia, per trasformarli in trasferimenti da destinare alla spesa corrente delle ex province siciliane”.

Il 22 febbraio scorso, presso la città metropolitana di Messina, il sottosegretario all’economia Alessio Villarosa aveva fatto sapere, presenti tutti i dipendenti dell’ex provincia messinese, che nel giro di qualche settimana avrebbe risolto il problema finanziario di tutte le ex province della Sicilia. “Dopo quasi due mesi – commenta il sindaco della città dello Stretto – dobbiamo registrare che il Governo siciliano ha commesso qualche errore di battitura di ben 11 milioni di euro in quanto il fondo ordinario delle ex province ripartito oggi, rispetto agli anni precedenti, parrebbe decurtato di tale importo. Dunque c’è ben poco da plaudire, come invece fa qualche deputato nazionale”.

“Purtroppo – conclude il sindaco peloritano – Villarosa continua a non tener conto della penalizzazione che in questi ultimi quattro anni le ex province siciliane hanno subito, oltre 250 milioni di euro, rispetto alle ex province delle regioni a statuto ordinario. Ricordo a tutti che servono circa 80 milioni di euro all’anno per il 2019/2021, in aggiunta ai 112 milioni del fondo ordinario della Regione siciliana, per consentire alle ex province siciliane di poter garantire i servizi minimi indispensabili e ripianare i disavanzi accumulati negli anni pregressi. Mi auguro che l’assessore Regionale all’economia Gaetano Armao non firmi un ulteriore accordo suicida per il nostro territorio”.

 

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