Sono finiti in manette due finti imprenditori che nei mesi scorsi hanno visitato molti esercizi commerciali della fascia tirrenica della provincia di Messina portando a compimento il loro intento di truffare i titolari dei negozi.
Si tratta di due uomini di Barcellona Pozzo di Gotto, già noti alle forze dell’ordine, dell’età 31 e 43 anni.
Nel corso del tempo, la coppia di truffatori, ha modificato ed evoluto anche le proprie tecniche di azione, riuscendo in poco tempo ad ottenere la fiducia delle malcapitate vittime.
Più o meno, agivano in tal modo: in un primo momento, effettuavano svariati e ripetuti acquisti in contanti benché di piccoli importi, sempre dallo stesso esercizio commerciale conquistando la fiducia del titolare, così facendo si davano un alone di serietà come imprenditori.
Le rivendite di materiali edili, di ferramenta o comunque articoli all’ingrosso di tipo professionale, erano le vittime designate e preferite per mettere a segno le truffe, tutti esercizi dove, visto il periodo di crisi, c’è più predisposizione ad essere flessibili nell’accettare varie modalità di pagamento.
Dopo aver carpito la fiducia del titolare, spesso con inganni, bugie e millantati crediti, i due chiedevano di poter pagare una grossa spesa con un assegno.
La “mossa” veniva attuata con sistematicità il venerdì, verso l’ora di pranzo, quando le banche sono vicine alla chiusura e non è possibile fare alcun controllo se non il lunedì successivo.
Naturalmente, i due truffatori erano già in possesso di documenti e firme false, dopo aver consumato la truffa i malviventi sparivano nel nulla e all’imprenditore caduto nella rete altro non restava se non accorgersi di essere venuto in possesso di un assegno rubato, quindi privo di qualsiasi copertura.
Gli imprenditori, che spesso hanno subito truffe per migliaia di euro, hanno iniziato a denunciare tutto ai Carabinieri di diverse stazioni della provincia di Messina.
Tutte le denunce di truffe, ricevute dai componenti dell’Arma, con modalità simili anche se con nomi e circostanze diverse, hanno dato adito alle autorità interessate di attivarsi con le indagini di rito, curate in particolare dai carabinieri della stazione di Fondachello Valdina.
L’ultima truffa dei due barcellonesi, non ha avuto lo stesso epilogo delle precedenti, i carabinieri negli ultimi mesi avevano avvisato molti imprenditori dei rischi nei quali potevano incorrere.
Uno degli imprenditori messi in allerta dalle forze dell’ordine, avendo ben appreso “la lezione”, quando si è trovato faccia a faccia con i due truffatori, invece di accettare il pagamento, ha preso tempo e ha chiamato i Carabinieri della stazione di Fondachello Valdina.
I militari arrivati sul posto in borghese, si sono spaccfiati per addetti alle vendite di questa grossa rivendita di materiale edile, così da poter assistere alla flagranza del reato e poter avere prove certe.
Alla fine della vendita di diverse quantità di mattoni “forati” e altro materiale usato nell’edilizia, per un valore di circa 10mila euro, in cambio di 2 due assegni, i carabinieri hanno arrestando i truffatori.
Da altri accertamenti si è avuto modo di vedere, come previsto, che i due assegni ricevuti erano corpo di reato essendo provento di due furti, dunque i due truffatori sono stati tratti in arresto.
Scattata la flagranza gli si contestano i reati di truffa aggravata in concorso, ricettazione di titoli, falso e rifiuto di fornire le proprie generalità.
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